Call Of The Night – Stagione 1: la recensione

La notte, il celo stellato e la sensazione di libertà sono le protagoniste indiscusse di un anime che racconta una particolare storia d’amicizia e d’amore.

 

 

Quanto può essere forte il richiamo della notte? Passeggiare in solitudine e in totale libertà sotto un immenso cielo stellato è forse una delle più belle sensazioni che un adolescente possa assaporare. Quanti di voi hanno vissuto la notte in questo modo? E quanti di voi, come il nostro protagonista, hanno provato l’ebrezza di cogliere il frutto proibito della notte sgattaiolando fuori di casa senza permesso? Questo è proprio lo stato mentale che Call Of The Night riesce a regalarci usando pochissime parole, una musica perfetta di sottofondo e delle scene illuminate da un cielo stellato che ti conquista immediatamente.

Vivere la notte come un lupo solitario sembra essere la libertà che il nostro protagonista sogna da tempo. Un momento di vita vera priva di tutta quella frenesia del mondo diurno e senza che nessuno ti possa giudicare con uno sguardo o con un velenoso commento. Insomma la notte sembra perfetta, cristallizzata, come se fosse stata catturata in un quadro da un sommo artista. La notte però è anche fatta per infrangere le regole e passarla liscia; così il giovane Kou Yamori si ritrova davanti ad un distributore di alcolici con una mezza idea di provare la birra.

Un po’ di tensione, un po’ di indecisione, una moneta inserita, un pulsante premuto ed infine una mano sulla spalla ed il terrore che arriva a colpirti le viscere in un lampo. Una ragazza sogghigna da sotto il suo cappuccio e fa la domanda che il ragazzo non avrebbe mai voluto sentire in quel momento: “Non sei un po’ troppo giovane per bere birra?”. Un momento di vero panico arriva insieme a qualche parola di giustificazione detta senza troppa convinzione. Poi tutto cambia con una risata e con le parole: “Non ti preoccupare, non lo dirò a nessuno!”. Questo è l’inizio della particolarissima storia che unisce Yamori e Nazuna Nanakusa, la nostra protagonista femminile.

Il cielo stellato ha regalato al nostro giovane uno strano incontro che cambierà per sempre la sua vita. La misteriosa notte però non ha ancora finito di svelarci tutte le sue sorprese… e se vi dicessi che Nanakusa è un vampiro, una delle creature simbolo della notte? Stiamo per assistere ad un bagno di sangue come nei migliori horror? Incredibilmente no! Stiamo solo per assistere ad una strana, complicata ed incredibile storia che cingerà l’amore, l’amicizia e la notte con uno stupendo manto stellato.

 

 

Per Yamori la libertà assaporata di notte è il massimo che si possa desiderare. Il suo richiamo diventa sempre più forte per poterci rinunciare; così nasce l’idea di diventare un vampiro immortale, ma per farlo il ragazzo si deve innamorare di Nanakusa e questa non sarà proprio una cosa facile. Il nostro caro protagonista non ha assolutamente idea di come innamorarsi di una ragazza e per di più non ha mai sperimentato sentimenti di questo genere. Inoltre la nostra cara vampira non ha la benché minima intenzione di aiutare il povero Yamori nella sua impresa; decide però di frequentarlo comunque per il fatto che lui ha un sangue squisito.

La libertà, il richiamo della notte, una nuova amicizia ed infine una storia d’amore sono le linee portanti di questo prodotto. Il fatto che ci siano i vampiri potrebbe rendere tutto più complicato, cosa che effettivamente accade, ma questo dettaglio stranamente non stravolge lo stranissimo rapporto che si instaura tra i nostri protagonisti, né tantomeno i rapporti che nascono o ritornano in auge tra tutte le figure di contorno della storia.

In Call Of The Night la musica e i silenzi sono una parte fondamentale della narrazione. Tutto ci viene raccontato in maniera quasi rarefatta, diluita sapientemente con incredibili scene notturne il cui vero protagonista è proprio il cielo stellato. Attenzione però, non dovete pensare che tutto questo crei una narrazione lenta e noiosa: al contrario i tempi sono studiati alla perfezione ed i silenzi e le musiche usate con grande maestria per regalarci dei momenti emotivamente coinvolgenti, delle riflessioni spiazzanti e delle sequenze quasi piccanti. Completiamo il condimento di questa storia con diversi momenti imbarazzanti e le immancabili incomprensioni che piacciono tanto alla generazione di giovani giapponesi.

 

 

La caratterizzazione dei personaggi è studiata molto bene. Kou vive una vita praticamente priva di stimoli e questo lo ha reso totalmente apatico nei confronti della frenetica vita diurna. Il suo disagio interiore è descritto davvero molto bene e chi soffre o ha sofferto di questa problematica ci si può rispecchiare molto facilmente. Questa è una condizione che molti giovani si trovano ad affrontare e che spesso viene fin troppo facilmente ignorata dalle persone che dovrebbero invece vigilare sul benessere dei più giovani. Il richiamo della notte è per il nostro protagonista una boccata d’aria fresca ed uno stimolo continuo che lo fa sentire veramente vivo.

Anche la libera ed inafferrabile Nanakusa ha una caratterizzazione davvero notevole. Sembra essere uno spirto libero, una folata di aria fresca nella notte, ma anche lei vive uno stato di disagio che viene fuori a poco a poco durante la narrazione. Oltre ai due protagonisti ci sono diversi personaggi secondari ben realizzati, con le loro problematiche e le loro idee. Tutte queste figure sono molto particolari e questo è segno di un attento studio da parte di Kotoyama, l’autore del manga da cui è tratta la serie animata.

La produzione dell’anime è stata affidata allo studio Liden Films che ha realizzato un lavoro di alto livello. Spiccano, come già detto, gli sfondi dei celi stellati e l’illuminazione stradale che rende la notte un affascinante lavoro artistico. I disegni dei personaggi sono stati adattati abbastanza fedelmente e l’animazione è di buon livello; un occhio attento può percepire qualche sbavatura qua e là, ma nulla che possa abbassare il risultato ottenuto. A completare il tutto c’è una colonna sonora che accompagna alla perfezione le lunghe scene notturne ed una sigla dalla sonorità decisamente orecchiabile.

Volete guardare qualcosa di diverso? Call Of The Night è sicuramente una serie con le giuste caratteristiche per affascinare e conquistare una fetta importante di spettatori alla ricerca di qualcosa di strano e particolare. Ovviamente questo non è un prodotto per i più piccoli, ma è decisamente tarato per un pubblico adolescente immerso in quella complicata fase che scatta con i primi innamoramenti e le prime esperienze sentimentali. Per noi più grandicelli è comunque una serie che può regalarci nostalgia e richiamare alla mente tanti bei ricordi.

 

Call Of The Night – Stagione 1, 2023
Voto: 8
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