La Nave Sepolta: la recensione

Un film, basato su una storia vera, che ci porta nel mondo dell’archeologia e agli albori di una splendida amicizia interpretata da due ottimi attori.

 

 

Capita anche a te d’incappare in periodi in cui non riesci a trovare niente di interessante da vedere? Ci sono altre volte in cui, guardando l’elenco delle serie che mi sono ripromesso di vedere, mi rendo conto che ho voglia di qualcosa di nuovo o per lo meno di diverso dal solito. Se poi, per una fastidiosissima coincidenza astrale, questi due momenti si sovrappongono, diventa davvero difficile trovare qualcosa che ti soddisfi, e allora ti butti sull’impensabile.

Ho cominciato a vedere La Nave Sepolta in maniera del tutto svogliata, con uno stato d’animo privo di qualsiasi aspettativa, quasi con la sicurezza di buttare via un paio d’ore e farmi rodere il fegato. Incredibilmente due ore dopo ero bello contento di aver visto questa pellicola; sia chiaro, non è un capolavoro, ma ha riempito d’interesse una serata che si prospettava noiosa.

La signora Edith Pretty ha deciso di scoprire cosa si nasconde sotto dei tumuli presenti nel suo terreno e prova ad ingaggiare un archeologo. Basil Brown è inizialmente molto scettico e non vorrebbe impiegare il suo tempo dietro a fantasie infondate, ma ha la necessità di portare soldi a casa e decide di accettare comunque l’offerta. Incredibilmente, l’intuizione della signora Pretty porta alla clamorosa scoperta di una nave anglosassone risalente al VII secolo; il ritrovamento è così importante da far scomodare addirittura gli increduli luminari del British Museum.

 

 

Sullo sfondo di calde giornate estive inglesi, in un campo delimitato da picchetti e scavi archeologici, nasce una profonda stima reciproca tra i due protagonisti che durerà anni. Un rispetto che porterà la signora Edith Pretty a lottare per anni pur di far riconoscere il merito della favolosa scoperta all’ormai deceduto signor Basil Brown.

Il nostro protagonista è interpretato da Ralph Fiennes, un attore con un’esperienza pazzesca alle spalle; partendo da Cime Tempestose e Schindler’s List, passando per Voldemort in Harry Potter e Red Dragon, fino ad arrivare agli ultimi lavori come La Nave Sepolta, la carriera dell’attore britannico è decisamente una garanzia! Solo questo dovrebbe spingervi a vedere il film.

Edith Pretty è interpretata da Carey Mulligan, attrice britannica che ha lavorato accanto a Di Caprio ne Il Grande Gatsby, ha recitato in Orgoglio e Pregiudizio ed è stata candidata agli oscar per il film An Education. Insomma, due pezzi da novanta per una pellicola che è stata distribuita in Italia solo su Netflix.

 

 

I due attori danno prova della loro bravura interpretando i propri ruoli in maniera impeccabile. Quello che ho gradito di più nel film è che non c’è una storia d’amore sullo sfondo del ritrovamento del relitto, ma la nascita di un profondo e reciproco sentimento di stima e amicizia. La storia riporta effettivamente fatti realmente accaduti ed è tratta dall’omonimo romanzo del 2007 scritto da John Preston che narra degli scavi di Sutton Hoo avvenuti nel 1939.

Se i due attori sono bravissimi nei loro ruoli, non ci dobbiamo dimenticare l’importante parte degli scavi archeologici, che ci vengono dipinti in modo meraviglioso sottolineando le tante difficoltà che si possono incontrare in questo lavoro. La trama sarà anche semplice, ma ogni singolo passaggio della pellicola è davvero di buon livello. La regia di Simon Stone mantiene un ritmo pacato e costante; non ci sono strappi nella narrazione, ma è proprio la storia che non si presta a momenti d’azione.

Il film è stato candidato a diversi premi in Inghilterra. Purtroppo non ha avuto molta visibilità all’estero, perché parla principalmente di eventi culturalmente rilevanti nella storia britannica. Per me avrebbe potuto davvero fare la sua bella figura anche nei nostri cinema. Ve lo consiglio? Sì, è un ottimo prodotto soprattutto per coloro a cui piace un sano momento culturale.

 

La Nave Sepolta, 2021
Voto: 7.5
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