I Marciapiedi di Andros

Ho appena scoperto che le bare vanno nell’indifferenziata; ne parlerò con le mie amiche piante davanti ad un bel caffè!

 

 

Mentre camminavo per i marciapiedi dell’isola di Andros, in Grecia, mi sono imbattuto nel cimitero locale; avevano appena fatto le pulizie e pare che le bare si possano buttare nella spazzatura. Devo aggiornare il mio promemoria su cosa va nel cassone dell’indifferenziata! Quando torno a Roma ne chiacchererò con le mie amiche piante (per sapere di più sulle piante vai a leggere I Marciapiedi di Roma).

Credo che tutti conoscano le normative che impongono la suddivisione e il riciclaggio della spazzatura, ma la fate correttamente? Certo, le bare non si possono buttare nell’indifferenziata, ma cos’altro è categoricamente buttato nel secchio sbagliato?

Ho assistito ad una diatriba infinita su dove devono essere buttati i cartoni della pizza. Se sono puliti, cosa assai difficile, devono essere messi nei contenitori della carta; ma se sono sporchi? Alcuni assicurano che si possono smaltire nei cassonetti dell’umido, altri in quelli dell’indifferenziata; ma qual è il metodo corretto? Io adotto il sistema delle Tartarughe Ninja: accumulare cartoni della pizza, come se non ci fosse un domani, per farne arredo d’interni; per me è un buon sistema per risolvere il problema alla radice. I più virtuosi, che vogliono sapere dove buttare il cartone sporco, è meglio che s’informino presso il comune, perché ognuno adotta il proprio sistema; quindi occhio a dove siete e dove buttate il cartone della pizza, altrimenti potrebbero multarvi.

 

 

Ho dovuto fare spazio in casa e mi sono ritrovato con un sacco di giocattoli da eliminare; mi sono chiesto: ”E dove li butto?”. Sapevo che quelli elettronici vanno smaltiti in discarica, perché hanno componenti di metallo e plastica difficilmente separabili; ma un pallone dove lo butto? Le vecchie Barbie di mia figlia dove le cestino? I peluches dove vanno? Purtroppo sono da collocare nella spazzatura indifferenziata. Uno spreco terribile di risorse. A questo punto, se proprio non sapete cosa farne, e sono ancora “giocabili”, meglio portarli a qualche anima buona che poi li distribuisce ai meno fortunati.

 

 

I Russi la sanno lunga sui bicchieri. Brindano e poi li buttano dietro le spalle; per loro è un segno di buon augurio, tanto lo sanno bene che i bicchieri non si riciclano. Eh si, i bicchieri, come gli specchi e i vetri delle finestre, non si buttano nel vetro. Ma come, sono vetri e non si buttano nel vetro? Pare proprio così, non tutto il vetro è vetro da riciclo. Le nostre campane o i nostri secchioni del vetro devono essere riempite solo con bottiglie e barattoli. Che spreco!

 

 

A noi cittadini viene imposto di riciclare, spesso senza che ci sia una chiara linea di condotta, ma perché non s’impone anche alla fonte? Come direbbe Verdone: ”In che senso?”. Seguitemi che ve lo spiego. Prendete un bel pacco di pasta, uno di quelli buoni che sono contenuti nella confezione di cartone. La vedete quant’è bella quella pasta? Certo che la vedete, c’è un pezzo di plastica trasparente incollato come una finestrella sulla confezione di cartone. Ebbene, quel pezzo di plastica rende la scatola di cartone un misto di materiali che non possono essere differenziati insieme. E se stacco la plastica dal cartone e faccio la differenziata? Purtroppo la plastica è compromessa da colla e residui di cartone. Quindi, la parte più inquinante della confezione la devi buttare nell’indifferenziata. Non sarebbe il caso di evitare tale spreco?

Questo era solo un esempio delle maree di oggetti indifferenziabili che vengono buttati quotidianamente. La prossima volta che compri qualcosa, rifletti se prendere la bella confezione che nuoce gravemente al pianeta, o fare un favore al mondo comprando un prodotto con una confezione che si possa facilmente riciclare.

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