…E se una porta magica permettesse al protagonista di stravolgere il suo aspetto e vivere a cavallo tra il mondo reale ed uno fantastico?
I Got A Cheat Skill In Another World And Became Unrivaled In The Real World, Too (opportunamente ribattezzato Iseleve) è una quelle opere che ancora non hanno visto una conclusione nonostante sia in circolazione dal 2019. Basata sulla light novel del 2018, scritta da Miku e con illustrazioni di Rein Kuwashima, Iseleve trova una sua dimensione visiva nel manga realizzato da Kazuomi Minatogawa, capace di tradurre con incisività l’immaginario fantasy in un contesto grafico accattivante.
L’opera si colloca all’interno del genere isekai, ma con una sfumatura molto particolare: la presenza di un’alternanza tra un mondo fantastico e quello reale, ambientato principalmente in ambito scolastico. Questa duplice natura permette alla trama di esplorare sia le dinamiche epiche tipiche del fantasy sia situazioni più moderne e familiari, creando un ponte narrativo tra i due mondi.
La storia segue Yuya Tenjo, un giovane che nella vita reale è tormentato per via del suo aspetto fisico. Dopo aver subito angherie per anni, il destino gli riserva una svolta inaspettata: scopre una porta che lo conduce in un mondo magico. Qui, grazie a un sistema di potenziamento che sfrutta le sue nuove capacità, Yuya inizia a trasformarsi. Questo cambiamento non si limita al regno fantastico, ma si riflette anche nella sua vita reale, dove le ritrovate bellezza e fiducia in sé stesso lo portano a sperimentare una realtà completamente diversa da quella a cui era abituato.
I temi del miglioramento personale, del riscatto e del desiderio di superare le avversità costituiscono la spina dorsale della narrazione. Questi elementi offrono un punto di contatto per molti lettori, rappresentando valori universali che trovano risonanza in un ampio pubblico; tuttavia, il cuore pulsante dell’opera rimane il dualismo tra i due mondi, una scelta narrativa che evidenzia il potenziale inesplorato dell’idea di Miku. La possibilità di alternare situazioni scolastiche e avventure epiche è un’idea intrigante che apre innumerevoli opportunità di sviluppo.
Nonostante queste premesse interessanti, Iseleve presenta alcune criticità. La più evidente è la caratterizzazione del protagonista: Yuya Tenjo, pur avendo subito angherie e difficoltà, si distingue per una positività e una bontà che appaiono innaturali. Questa perfezione rende difficile per i lettori immedesimarsi nel personaggio. Inoltre, la sua natura estremamente buona e il suo aspetto fisico rinnovato lo rendono oggetto di numerosi intrighi amorosi, ma la sua quasi totale inattività sentimentale risulta poco credibile. Addossare questa mancanza all’inesperienza potrebbe essere una giustificazione iniziale valida, ma superata una certa soglia, diventa difficile non percepire questa scelta come un limite narrativo.
Il comparto grafico, invece, è un punto di forza indiscusso. Le tavole di Kazuomi Minatogawa si distinguono per la loro pulizia e per l’attenzione al dettaglio, e sono capaci di trasmettere il fascino sia del mondo fantastico sia di quello moderno; i disegni dettagliati e i colori in grado di catturare immediatamente l’attenzione contribuiscono a raggiungere quella qualità grafica complessiva che sicuramente è uno degli elementi che attirano il lettore e che rendono l’opera visivamente appagante.
In conclusione, I Got A Cheat Skill In Another World And Became Unrivaled In The Real World, Too ha il potenziale per diventare un’opera valida, ma necessita di una maggiore profondità nella caratterizzazione del suo protagonista. L’idea di Miku di un isekai a metà strada tra due mondi resta una scelta interessante, ma per sfruttare appieno questa premessa sarebbe auspicabile un’evoluzione che renda Yuya più sfaccettato e autentico. Solo così il manga potrebbe davvero esprimere tutto il suo potenziale e conquistare una posizione di rilievo nel panorama delle opere giapponesi ed internazionali.