Kaina Of The Great Snow Sea: la recensione

Una storia semplice che ci trasporta in un mondo in cui l’uomo sopravvive sopra un mare di neve e sotto una foresta di alberi orbitali.

 

 

In Kaina Of The Great Snow Sea la Terra è ricoperta da un gigantesco mare di neve che si estende a perdita d’occhio in tutte le direzioni; l’unica cosa che rompe il monotono schema di questo immenso mare bianco è la presenza di giganteschi alberi orbitali che salgono fin su nel cielo. Ogni albero ha radici profondissime ed una chioma fatta di rami spogli ricoperti da una membrana trasparente. Lì tra i rami che sostengono quella sottile pellicola, sospesa a metà tra terra e spazio, vive il nostro protagonista Kaina.

Il ragazzo abita in compagnia di una serie di simpatici vecchietti, l’ultimo sparuto gruppo di superstiti della civiltà umana; o per lo meno è quello che affermano le storie tramandate oralmente. La realtà cambia radicalmente con l’improvviso e casuale arrivo di una specie di mongolfiera contenente una giovane ragazza priva di sensi. Ririha, questo è il suo nome, proviene proprio da quel gigantesco mare bianco in cui l’umanità è riuscita a sopravvivere costruendo piccole città fortificate sulle radici emerse degli alberi orbitali. C’è però un problema, la ragazza deve tornare velocemente a casa per scongiurare un’imminente guerra.
La storia avanza verso un’inevitabile conflitto tra due nazioni coinvolte, ma dietro a tutto c’è la febbrile ricerca di acqua potabile che comincia a scarseggiare in ogni dove. Pare infatti che l’immenso e freddo mare di neve sia anche contaminato ed impossibile da utilizzare per sostenere la vita degli ultimi uomini.

I punti di forza di Kaina of the Great Snow Sea sono molteplici, ma è subito evidente la cura con cui è stata confezionata tutta la straordinaria ambientazione in cui i personaggi si muovono. Il mare di neve è un’idea stupenda, ma gli scorci proposti dalla distesa orbitale, fatta di rami e membrane trasparenti, sono da togliere il fiato.

 

 

Il lavoro di Polygon Pictures (Pacific Rim – La Zona Oscura) è molto valido ed è un delicato mix tra animazione classica e CGI. I disegni degli sfondi fatti a mano sono particolarmente belli e riportano alla memoria acquerelli sapientemente realizzati. Il lavoro in computer grafica è molto fluido, forse uno dei migliori che abbia visto fino ad ora, ma credo che ci sia un’unica pecca da mettere in risalto: quelle perfette sfere di neve che saltuariamente rimbalzano sulla superficie del bianchissimo mare sono purtroppo profondamente innaturali.

La scelta di inserire in un ambiente così estremo dei riferimenti ad un epoca decisamente più sviluppata permette allo spettatore di intuire che la situazione attuale deriva da un qualche disastro apocalittico avvenuto nel passato, ma perso ormai nel tempo. Il tutto è stato giocato molto bene relegando eventuali indizi nelle memorie ormai sbiadite o in miti a cui ormai pochissimi credono.

La trama di Kaina of the Great Snow Sea non è particolarmente complessa e fila via liscia senza grandi sorprese, ma questo è un bene perché permette allo spettatore di seguire meglio quello che succede. Una trama semplice non vuol dire necessariamente banale! In questo caso ci sono molte riflessioni, per nulla scontate, che emergono con l’avanzare del racconto.

 

 

I personaggi principali sono caratterizzati in modo discreto, ma rientrano in una generale standardizzazione già vista. Buoni e cattivi si riconoscono facilmente e non vi sono personaggi che possono riservare particolari sorprese. Insomma non vi aspettate dei grandi stravolgimenti di trama o di caratterizzazione dei personaggi perché è la stessa storia a non permettere cambiamenti repentini di questo tipo.

La stagione si conclude lasciando aperti molti interrogativi e suggerendo allo spettatore l’arrivo di un secondo arco narrativo. Con le informazioni che sono uscite di recente sappiamo che è in uscita, per ottobre di quest’anno, il film Kaina of the Great Snow Sea: Star Sage che dovrebbe concludere le trame aperte.
Questo prodotto è sicuramente un ottimo mix tra scelte tecniche ed artistiche che racconta una storia semplice tramite personaggi semplici; non sarà un capolavoro, ma sicuramente è un prodotto da tenere in considerazione. Attualmente esiste solo una versione con i sottotitoli in italiano, ma è probabile che arrivi un doppiaggio prima dell’uscita del film.

 

Kaina of the Great Snow Sea, 2023
Voto: 6.5
Per condividere questo articolo: