Kingdom Two Crowns: la recensione

Nel panorama dei comfort-game Kingdom Two Crowns offre un’esperienza di gioco rilassante e soddisfacente, dove la strategia si sposa armoniosamente con la serenità.

 

 

La serie di videogiochi Kingdom nasce nel 2015 da due sviluppatori indipendenti ed il marchio è stato successivamente acquistato da Raw Fury; è composta da 3 titoli e diverse espansioni. Si tratta di gestionali a scorrimento laterale caratterizzato dalla una grafica a 16-bit e da comandi molto semplici.
Potremmo definire Kingdom Two Crowns, il titolo più recente della serie, come il comfort game perfetto, ideale per le serate solitarie in cui si desidera tranquillità. Con un gameplay intuitivo ma coinvolgente, il gioco rischia di catturare l’attenzione del giocatore per ore, trasportandolo nel reame in cui è chiamato a regnare.

Kingdom Two Crowns, pur mancando di narrazione, offre un breve momento introduttivo in cui il protagonista, un sovrano in rovina, viene accompagnato da un fantasma che si rivela essere lo spirito del suo predecessore. Con solo un borsello vuoto e un fido destriero, il giocatore deve raccogliere monete per pagare i popolani e fornire loro gli strumenti necessari per costruire e difendere l’accampamento, destinato a diventare una fortezza. Questa esperienza senza dialoghi offre un’atmosfera unica, invitando i giocatori a immergersi nel mondo del gioco attraverso la semplicità delle azioni e l’ambientazione suggestiva.

Potremmo star descrivendo un qualsiasi gioco strategico o gestionale, ma questo titolo rappresenta qualcosa di molto meno e molto di più allo stesso tempo. Il regno virtuale si estende solo da ovest a est, limitando i movimenti del re a destra e sinistra. Con soli tre tasti e un’unica azione possibile, il giocatore può compiere tutte le azioni necessarie per vincere: pagare i popolani, costruire difese, assegnare compiti e altro ancora. Per quanto semplice in tutti i suoi aspetti, questo gioco offre un buon livello di sfida e richiede astuzia e pianificazione per sopravvivere e prosperare nel regno.
Le uniche risorse a nostra disponibilità sono il denaro e i popolani, e queste sono tra di loro interdipendenti: senza una non è possibile ottenere l’altra, tuttavia entrambe scarseggiano. Con le monete possiamo comprare gli attrezzi per il lavoro dei fabbri che costruiranno e ripareranno le nostre mura o altri edifici, possiamo attrezzare i contadini che coltiveranno le radure del regno, possiamo fornire gli archi ai nostri arcieri con i quali di giorno cacceranno e di notte ci difenderanno dall’assalto dei nemici. Tutti questi lavori che finanzieremo svilupperanno il nostro regno e porteranno ulteriore denaro che con il nostro fido destriero andremo a raccogliere.

 

 

In Kingdom Two Crowns non siamo gli unici a nutrire un interesse verso l’oro. Queste terre sono infestate da misteriose creature notturne, i Greed, attratte dalla ricchezza, e che hanno un unico scopo in mente: ottenere l’oggetto dorato di più valore, ovvero la nostra corona! I Greed sono chiaramente il motivo della caduta dei nostri predecessori, perciò non sono una minaccia da sottovalutare. Ci attaccheranno tutte le notti uscendo da portali magici presenti su entrambi i fronti del nostro territorio, motivo per cui sarà di vitale importanza fortificare le mura e reclutare arcieri. Nelle fasi più avanzate del gioco, il nostro regno permetterà ad alcuni cittadini eletti di diventare cavalieri, i quali ci aiuteranno ad assaltare i portali dei Greed al fine di debellare la minaccia definitivamente e poter così passare al livello successivo.

 

 

Kingdom Two Crowns è un piccolo gioiello che soddisfa pienamente sul piano grafico e sonoro grazie a uno stile retrò e ambientazioni dinamiche coinvolgenti, e potendo contare su di una colonna sonora semplice ed elegante che ci seguirà nelle cavalcate da un confine all’altro del nostro reame.
Possiamo dire che anche quest’ultimo capitolo della serie Kingdom va sul sicuro: i comandi limitati, la scelta del mondo bidimensionale e la grafica a 16-bit aiutano il gioco ad essere privo di difetti tecnici, pur limitando fortemente la libertà del giocatore costringendolo a ricorrere sempre alle stesse strategie in ogni partita, risultando ripetitivo nel lungo termine e con poca rigiocabilità. La combinazione di un’esperienza di gioco leggera e sfide stimolanti lo rende un’opzione ideale per chi cerca un po’ di svago senza rinunciare alla qualità.
Kingdom Two Crowns, insieme agli altri titoli della serie, offre un rifugio piacevole e coinvolgente per coloro che cercano una pausa dalla frenesia quotidiana.

 

Kingdom Two Crowns, 2018
Voto: 7
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