Le Verità Nascoste: la recensione

Harrison Ford, Michelle Pfeiffer e Robert Zemeckis creano un film con un mix importante di suspense; sopravviverà al tempo?

 

 

Articolo originariamente pubblicato il 02/02/2001.

 

Il professor Norman vive con la moglie Claire e la figlia (che però parte subito per il college), in una bellissima villa abbastanza sperduta. Tutto come sempre sembra filare tranquillo fino a quando Claire non comincia a percepire presenze inquietanti all’interno della casa…

Cosa sarà? In un primo momento dà la colpa ai vicini. Così decide di spiarli e scopre che la sua vicina è terrorizzata dal marito: che fare? Naturalmente bisogna curiosare ed è ciò che fa lei, imbattendosi proprio nel marito, una presenza decisamente inospitale e inquietante. Lei invece è sparita, sarà morta? Chi lo sa…

Le presenze, le allucinazioni, i rumori però nella casa continuano e noi spettatori scopriamo che Claire un anno prima ha avuto un grave incidente con la macchina, tanto da rimanerne forse un po’ toccata psicologicamente, e questo ci fa pensare che lei inventi tutto ciò che vede.

 

 

Invece no, le presenze ci sono realmente. Così Norman la porta dallo psicologo, e alla fine si convince, dopo una seduta spiritica architettata dalla moglie con un’amica, che queste presenze ci sono veramente… È una ragazza morta che appare nella casa, come se volesse comunicare qualcosa a Claire. Il resto non ve lo racconto, perché è un insieme di colpi di scena da vivere vedendo il film.

Passiamo al mio personale giudizio: Zemeckis è sempre Zemeckis! Belle inquadrature, ottima fotografia, due ottimi attori. Il tutto condito da una sceneggiatura che regge abbastanza tutti i colpi di scena presenti. Molte le citazioni ad Hitchkoch: soprattutto in una scena nella quale Michelle Pfeiffer spia con un binocolo il vicino, rivediamo in pieno La Finestra Sul Cortile. Un’annotazione particolare: al regista piacciono molto i piedi della Pfeiffer, in quanto ci sono tantissime inquadrature con dettaglio di questi, come strumento di suspense e armonia della camminata.

Harrison Ford comunque è abbastanza in calo: gli anni passano per tutti, così anch’egli comincia ad accusare qualche battuta a vuoto, non è più tanto convincente nella sua interpretazione. La suspense è buona, anche se nei momenti critici del film ci sono sempre delle americanate anche se abbastanza contenute. Il mio consiglio è: un film che si può vedere, anche se alla fine ti lascia indifferente; non lascia molto spazio al commento.

 

Le Verità Nascoste, 2000
Voto: 7
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