Amabili Resti: la recensione

Peter Jackson dimostra ancora una volta di destreggiarsi benissimo sui territori del fantastico, unendo questa volta una matrice nera alla sua storia.

 

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Saoirse Ronan e’ una ragazzina fortunata: ha una bella famiglia, una vita comoda, un’adolescenza felice. E’ segretamente innamorata di un ragazzo da poco arrivato nella sua scuola, e facendosi coraggio e’ riuscita a strappargli un appuntamento. Il destino pero’ gioca strani scherzi; e’ infatti entrata nelle attenzioni di un maniaco che la spia e la studia…

Come al solito, non voglio dir molto sulla trama del film per evitare di raccontare troppo in anticipo; il problema del recensire Amabili Resti e’ che fin da subito ci sono eventi chiave che accadono e che danno spunto e forza al film; dovro’ limitarmi a dire subito e chiaramente che il film e’ decisamente bello. La storia e’ solida e ben curata. Non si vedono crepe o punti deboli nell’evoluzione della trama, che mantiene il ritmo sostenuto durante tutte le due ore di proiezione.

 

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Ben presto verremo catapultati su due distinti livelli di narrazione; ed il piano onirico ipotizzato da Jackson e’ fantastico nella sua rappresentazione e nei suoi colori: accesi, vivi, vibranti e appassionanti come sono rendono pressoche’ naturale l’assurdo. Eccezionali anche alcune intuizioni che si susseguono e che collegano saldamente i due piani; il regista mostra tutta la sua maestria nel dare fluidita’ e continuita’ alla vicenda.

 

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Quello che si puo’ forse appuntare a Peter Jackson e’ che il finale sembra essere un po’ sbrigativo e adatto piu’ ad un film d’azione di spessore decisamente inferiore, che ad un film ragionato e ben costruito come Amabili Resti. Non che sia realizzato male, ma forse stona un po’ in relazione alla sostanza del film.

 

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Un grosso contributo arriva dal cast, decisamente di alto livello. Oltre alla gia’ citata Saoirse Ronan, che continua a dimostrare la sua bravura (vedi Hanna, Ember, Grand Budapest Hotel), ci sono un apprezzatissimo Mark Whalberg (il padre), Rachel Weisz (la madre), Stanley Tucci (il maniaco) e Susan Sarandon (la nonna fuori di testa, divertentissima) a fornire prove di altissima qualita’ nel proprio ruolo ed a dare sostanza al film. Nota anche per Rose McIver (la sorella maggiore), che stranamente non si e’ piu’ vista in circolazione dopo questo film.

 

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Non si puo’ fare a meno di consigliare vivamente Amabili Resti. Un film atipico e geniale, delicato e brutale allo stesso tempo; una preziosa realizzazione creata da quel maestro che e’ Peter Jackson.

 

Amabili Resti, 2009
Voto: 9
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