Un nuovo prodotto Gundam pensato principalmente per avvicinare gli attuali adolescenti a questo mondo amato da un’altra generazione; la Sunrise ci sarà riuscita?
L’ultimo progetto animato di casa Sunrise s’intitola Mobile Suit Gundam: The Witch From Mercury e ha il compito di riavvicinare il pubblico dei giovani alle tematiche tanto care al maestro Tomino. A condurre in porto questa complicata impresa ci saranno Hiroshi Kobayashi (Spriggan) e Ryo Ando (Interviews With Monster Girls). Scelta interessante quella dello sceneggiatore Ichiro Okouchi che ha già ampiamente lavorato nell’ambito degli anime con giganti meccanici in Code Geass, proponendo una storia particolare e complicata che poi si è forse un po’ persa sul finale.
Andiamo a scoprire la nuova ambientazione di Mobile Suit Gundam: The Witch From Mercury che non rientra nel canonico Universal Century, ovvero l’universo del Gundam originale. Siamo in un’era in cui le corporazioni hanno conquistato lo spazio e costruito un enorme sistema economico. In questo universo i Gundam sono stati banditi come armi troppo pericolose ed i progetti a loro connessi, principalmente curati da un gruppo di ricercatrici ribattezzate Streghe, sono stati dichiarati fuorilegge.
La storia dell’anime inizia con un breve stralcio del passato quando la nostra protagonista Suletta è ancora piccola e la feroce repressione ha costretto sua madre a fuggire nascondendosi con il Gundam Aerial sul remoto e lontano Mercurio. Dopo questo piccolo spaccato del passato, la storia ricomincia con Suletta Mercury che si trasferisce all’Asticassia School of Technology con il suo Mobile Suit Aerial. L’arrivo della ragazza genererà una serie di eventi che scuoteranno la precaria stabilità del sistema.
Le tematiche scolastiche, tanto care ai giovani giapponesi, dovrebbero attirare l’attenzione del pubblico desiderato e fungere da apripista per altro. Il mondo scolastico è quindi dipinto a pennellate leggere come se fosse una cornice poco convincente e poco adatta a sostenere invece tutto un mondo di altre trame ben più complesse. Una buona intuizione, ma forse trattata troppo marginalmente per attrarre davvero gli adolescenti.
Suletta è una ragazza che è cresciuta fondamentalmente sola; è spesso impacciata, goffa e fa tanta tenerezza, ma al contempo è sempre propositiva e solare. Quando però entra nella cabina di pilotaggio del suo Aerial qualcosa cambia in lei: si sente protetta ed interagisce parlando con il mezzo come se fosse una specie di nucleo familiare. Oltre a questa stranezza, Suletta è in grado di scatenare tutta la potenza del suo mezzo senza subire le conseguenze devastanti che hanno portato alla messa al bando dei Gundam.
In questa cornice scolastica abbozzata Ichiro Okouchi introduce uno strano e fuorviante rapporto di amicizia ed amore tra le due protagoniste. Suletta, come premio per uno scontro tra Mobil Suit, diventerà la promessa sposa di Miorine Rembran, figlia del più importante imprenditore a capo della lega delle corporazioni. È molto giapponese la tradizione che vede il capo di un’importante azienda dare in sposa la propria figlia a chi riesce ad eccellere in un’attività predeterminata, però è anche abbastanza ridicola tutta questa montantura per una scommessa tra studenti.
Miorine ha un carattere indubbiamente molto più sicuro e forte rispetto a quello di Suletta, ma è anche molto più guardinga e prudente rispetto all’amica. Il mix caratteriale delle due protagoniste porterà inevitabilmente a creare un rapporto strano, in cui le due si avvicinano e si allontanano con una facilità disarmante. Solo verso il finale le due ragazze sembrano trovare un’intesa, ma resisterà a quello che sta per accadere?
La prima parte della serie è ricca di richiami a prodotti precedenti dello studio Sunrise; tutti questi accenni sono disseminati in una trama principale che sembra troppo banale per essere un prodotto Gundam. A salvare parzialmente la situazione ci sono i misteriosi riferimenti legati al passato. Oltre a questo, il contrasto tra Terrestri e Spazianoidi, che è una delle trame più sentite del mondo Gundam, appare in tutta la sua importanza proprio verso la fine della stagione e riporta la storia su un binario più familiare per chi segue da tempo il mondo dei Mobile Suit.
Unico vero neo di tutte questi ottimi spunti è che sono solo parzialmente accennati e mai veramente approfonditi; questo è segno che il prodotto ha intenzione di durare a lungo? Eppure in dodici episodi mi sarei aspettato qualcosa in più rispetto ad un complicato rapporto di amicizia/amore tra le protagoniste e tante trame secondarie sbriciolate lungo il percorso.
Quello che stuzzica l’interesse dei fan di lunga data è il mistero nascosto all’interno dell’Aerial. In passato il cambiamento dell’uomo che, per potersi adattare allo spazio, si evolve in Newtype è stato dibattuto a più riprese, ma si limitava all’interazione tra uomo e uomo. Qui ci troviamo di fonte forse a qualcosa di diverso, tanto da farci domandare se davvero alcuni spiriti, o delle vere e proprie coscienze umane, giacciono all’interno della macchina chiamata Aerial.
Il racconto poco interessante della strana relazione tra le protagoniste viene spezzato da pochi ma efficaci momenti di azione con le battaglie tra Mobile Suit e da due folli sequenze estremamente interessanti, tra cui la sequenza finale, che valgono oro e che rilanciano in alto la serie. Sicuramente la figura più interessante è la madre di Suletta che nasconde dietro una maschera tutta la potente ferocia di un demone pronto a banchettare con la succulenta preda della sua vendetta. Il resto sono personaggi abbastanza stereotipati e ripresi ampiamente da altri lavori a tema Gundam e non solo.
L’animazione ed i disegni sono come al solito di buon livello e la musica accompagna bene le scene. La serie è stata interamente rilasciata sottotitolata sulla piattaforma streaming Crunchyroll, ma è possibile vederla anche sul canale YouTube di Gundam.info. L’ufficialità della seconda stagione è arrivata e dovrebbe essere rilasciata non più tardi di aprile del 2023.
La trama principale un po’ troppo banale non aiuta il fan accanito ad esultare per questa prima stagione che però potenzialmente può esplodere in qualsiasi momento con le sotto trame decisamente più interessanti e cruente. Questa è quella che io definisco una prima stagione di presentazione ed attesa che non decolla, ma che mantiene comunque la curiosità sulla storia che verrà.