Nostalgia canaglia! Questa è la prima serie di una trilogia che ci racconterà di come i Transformers abbiano perso Cybertron e siano giunti sulla terra.
Chiariamo subito un punto, che credo sia quello più importante per valutare questo lavoro: il design dei Transformers è quello della nostra infanzia, ma i nomi sono gli originali americani; quindi niente Commander ma Optimus Prime. Detto questo, è accettabile che una proposta del 2020 non si porti appresso le invenzioni che sono state fatte in Italia negli anni ’80? Secondo me si!
Chiarito il punto più importante, diamo un’occhiata ad una storia che conosciamo a grandi linee, ma che non è mai stata raccontata così nel dettaglio. Tre miniserie di sei episodi ognuna racconteranno di come Cybertron è caduta, del viaggio verso la terra e dello sbarco sul nostro pianeta. Tutte cose che la prima serie animata del 1984 aveva accennato, ma mai approfondito. È quindi una splendida opportunità per un approfondimento interessantissimo sul come e sul perché di alcuni lati ancora oscuri legati a questi eventi.
Non mi dilungherò molto sulla trama dei primi sei episodi per evitare di cadere in anteprime succose. La storia è sicuramente la più interessante delle tre e quella di cui abbiamo meno informazioni. Posso però dirvi che la lotta su Cybertron è diversa da quella che vi potete aspettare; porta alla luce una serie di scelte estreme fatte da Megatron e da Optimus Prime che danno nuova profondità ai personaggi che già conoscevamo.
Detto questo, è uno spettacolo rivedere le vecchie facce dei Transformers, siano essi Autobot o Decepticon. Soprattutto è uno spettacolo vederli animati con una tecnologia dei nostri giorni: la computer grafica usata rende tutto molto più robotico e meccanico. Credo che l’effetto nostalgia dei vecchi modelli, unito alla nuova animazione e alla storia di cui sappiamo qualcosa ma non tutto, sia un amalgama davvero vincente!
È molto interessante scoprire che non tutti i protagonisti della nostra infanzia erano dalla parte giusta prima di arrivare sulla terra. È altrettanto interessante venire a conoscenza che ci sono sempre state molteplici versioni di modelli che noi pensavamo unici nel loro genere, ma che invece venivano prodotti in serie e potevano essere schierati indifferentemente con una o con l’altra fazione. Piccole informazioni che però possono aprire nuove prospettive e colmare alcune lacune che la prima serie aveva lasciato nelle nostre giovani menti.
Insomma una storia non banale, ma con un fondo fortemente nostalgico, una grafica allineata ai nostri tempi ed un’animazione soddisfacente fanno di Transformers – War for Cybertron una trilogia tutta da seguire.