Un Anime che richiama alla mente l’adolescenza di noi quarantenni un po’ nerd.
Nei lunghi pomeriggi di quarantena in cui non bastano i compiti inviati dalle maestre per tenere a bada mia figlia, ci si deve inventare sempre qualcosa di nuovo per avere il tempo di completare il proprio telelavoro, quindi grazie a Netflix saltano fuori Anime dal passato che proprio non ti aspetti.
Dragonball era il top della gamma in materia di combattimenti, esplosioni e poteri spirituali, su questo non ci piove, ma Yu Degli Spettri, anche se meno conosciuto, non era assolutamente da sottovalutare. Le sue quattro stagioni sono la prova di un lavoro di buon livello che ha avuto una certa costanza nel tempo.
Yu Degli Spettri fu uno dei primi lavori ad iniziare la sua storia in modo decisamente assurdo: il protagonista, Yusuke Urameshi muore per salvare un bambino che rischiava di essere investito da un camion. La morte del nostro protagonista non era prevista, il bambino si sarebbe salvato senza neanche un graffio, grazie alla palla da calcio che teneva tra le braccia.
Questo gesto altruistico ed inaspettato sconvolge i piani dell’aldilà. Yusuke diviene un fantasma, ma non può andare nel mondo degli spiriti. La traghettatrice di anime Botan, offre al nostro protagonista una seconda possibilità: provare a superare una serie di prove per tornare in vita. Ovviamente Yusuke non si fa scappare la possibilità, ma la sua esistenza di fantasma lo porta a conoscere la vera natura delle persone che lo circondano, scoprendo che il suo acerrimo rivale, Kazuma Kuwabara, è in realtà una delle persone che lo stima e lo apprezza maggiormente.
La storia prosegue con alterne fortune, obbligando Yusuke a diventare un Investigatore del mondo degli spiriti. Dare la caccia a spiriti e demoni, dover lottare contro di loro per sconfiggerli, allenarsi nelle tecniche di combattimento spirituale e partecipare a diversi tornei, porterà Yusuke a rivaleggiare ed a stringere amicizia con tanti demoni. In particolare i demoni Kurama e Hiei formeranno insieme a Kuwabara ed al nostro Yusuke un gruppo affiatato di combattenti a cui saranno legate tutte le trame principali.
La struttura di Yu Degli Spettri risulta molto simile a quella di Dragonball, dove al posto di dare la caccia ai demoni, si da la caccia alle sfere del drago. I due Anime hanno molto in comune, anche se Yu Degli Spettri prova a differenziarsi dal suo più famoso predecessore nella terza stagione, dove introduce delle novità nella forma delle sfide provando ad allontanarsi dal solito combattimento. Purtroppo questa novità viene abbandonata per tornare al più classico schema: allenamento, potenziamento e combattimento.
La prima e la terza stagione, sono quelle che introducono maggiori novità e buone idee nella lunga storia di Yu Degli Spettri; mentre la seconda e la quarta stagione sono caratterizzate per la struttura a torneo che piaceva molto alla platea di giovani ragazzi di quel periodo, ma non solo.
Devo ammettere che rivederlo tutto ad anni di distanza è stato un pochino faticoso. Alcuni passaggi li ho trovati notevolmente banali, ma è naturale che la mia visione critica delle cose sia maturata in conseguenza alla mia età. Quest’esperienza mi ha fatto sorgere una domanda a cui non riesco a dare una vera e propria risposta: “Come mai le serie animate di maggior successo sono sempre incentrate sullo schema sequenziale di allenamento, potenziamento e combattimento?”.
Dragonball, Yu Degli Spettri, Natuto, One Piece, The Seven Deadly Sins e innumerevoli altri titoli seguono la stessa identica meccanica, cambiando solo l’ambientazione o le tecniche di combattimento per differenziarsi dai predecessori. Come mai piacciono tanto? Non saprei rispondere, ma sono sicuro che, imbattendomi in una storia con queste caratteristiche di base, non perderò occasione di guardarla e diventarne dipendente. Sono così sicuro di ricadere in tentazione che ho già iniziato a pensare quale serie amarcord, dalle medesime caratteristiche, posso andare a recuperare dal passato.
Concludendo, Yu Degli Spettri è un’ottima serie animata, ha forse avuto poco successo da noi in occidente, ma è certamente paragonabile a serie ben più famose e blasonate.