Solo Leveling – Stagione 1: la recensione

Solo Leveling mantiene tutte le meravigliose caratteristiche che hanno reso famoso il fumetto fantasy  aggiungendoci anche combattimenti avvincenti grazie all’animazione dello studio A-1 Pictures.

 

 

Si è conclusa la prima stagione dell’attesissimo Solo Leveling, trasposizione animata ispirata dall’omonima light novel e soprattutto dal manhwa (fumetto) coreano che ha conquistato l’attenzione dei lettori di tutto il mondo. Dopo averlo seguito appassionatamente, possiamo affermare con tranquillità che questo è un prodotto di altissimo livello. La serie animata, curata dallo studio A-1 Pictures (The Seven Deadly Sins, Sword Art Online Alicization – War Of Underworld e Mashle: Magic And Muscles), riesce infatti a catturare appieno lo spirito del lavoro fatto dallo scrittore e disegnatore Chugong, purtroppo scomparso nel 2022, e ad esaltare le frenetiche azioni di combattimento con un’animazione fluida e molto curata.

In un presente molto simile al nostro, appaiono sulla terra dei misteriosi portali che collegano il mondo umano a quello di terribili mostri. In alcune persone, dette hunter, si sono risvegliati particolari poteri combattivi in grado di contrastare la pericolosa minaccia che ha colpito tutto il globo. Sung Jinwoo è un scoperto possedere un’abilità combattiva molto debole e senza particolari capacità; è conosciuto da tutti come “L’arma più debole dell’umanità” perché il suo livello di potere è così basso da essere poco più forte di un semplice umano. Le cose però cambieranno in maniera drastica quando il nostro giovane hunter rischierà la sua vita all’interno di uno di questi misteriosi portali.

 

 

Come detto, questa prima stagione è molto fedele alla storia originale, ma con la variante di non anticipare nulla sugli accadimenti futuri così come invece avviene nei primi capitoli del manhwa. Il regista Shunsuke Nakashige infatti si prende un bel rischio iniziando a raccontare la storia in modo lineare realizzando un primo episodio dai toni piuttosto compassati che non crea particolari aspettative nel pubblico. Questo potrebbe scoraggiare gli spettatori che non conoscono nulla di Solo Leveling, ma per fortuna il mistero sulla storia, la cura dei disegni e soprattutto la fluidità dell’animazione sono sufficienti per convincere tutti della bontà del prodotto.

Il secondo episodio di Solo Leveling esplode in tutta la sua meravigliosa bellezza, alternando momenti concitati a sequenze horror, splatter e drammatiche. Inizia così un racconto dai risvolti epici, ricco di scontri e di prove al limite della sopportazione che Sung Jinwoo dovrà affrontare per poter diventare quello che è destinato ad essere. La crescita, fisica e caratteriale, del protagonista è stata adattata molto bene e si nota in particolare lo sforzo dello sceneggiatore Noboru Kimura nel voler rimanere particolarmente fedele al personaggio originale, ma al contempo cercando di cesellare quel tanto che basta per renderlo più affascinante.

Gli ambienti e le ambientazioni sono curati nei minimi dettagli, considerando anche la grande sorpresa che l’anime porta ai fan di Solo Leveling; infatti la A-1 Pictures, casa d’animazione giapponese collegata alla Sony, aveva dichiarato di voler ambientare la serie a Tokyo e non a Seul come invece nella storia originale. Tutto questo però alla fine non è avvenuto, ed addirittura nomi e riferimenti culturali sono stati mantenuti anche lì dove il Giappone non ci fa una bellissima figura. Grazie a questo possiamo ammirare gli scorci della metropoli coreana che fanno da palcoscenico per la vita quotidiana di Sung Jinwoo, ma anche le più disparate ambientazioni che, grazie ai mondi oltre i Gate, conducono lo spettatore in paesaggi fantastici, apocalittici o incredibilmente tetri e oscuri.

 

 

Come detto l’animazione ha una qualità ed una fluidità decisamente elevata; tutto merito del lavoro fatto da A-1 Pictures che cura tutto alla perfezione. Anche il comparto musicale offre un buon supporto alla serie con accompagnamenti mirati e discretamente apprezzabili. Quello che invece non funziona particolarmente bene è la colonna sonora della sigla di apertura, che non rende giustizia al pathos della parte animata; meglio a questo punto la sigla di chiusura che, pur non avendo molto a che fare con la storia in sé e per sé, riesce a regalare un’esperienza più intensa.

La prima stagione della trasposizione animata di Solo Leveling, che è stata trasmessa già doppiata in italiano dalla piattaforma streaming Crunchyroll, è un successo clamoroso e l’attesa per la seconda stagione, in arrivo entro quest’anno, è già alle stelle.

 

Solo Leveling – Stagione 1, 2024
Voto: 9
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