2022: I Sopravvissuti – la recensione

Campato per aria o visionario? 2022: i Sopravvissuti e’ un film inquietante che sollevava numerosi interrogativi sul nostro futuro gia’ 50 anni fa.

 

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I film di fantascienza degli anni ’70 hanno regalato porcherie clamorose ed autentiche perle. Fra queste ultime sicuramente tutti ricordano Il Pianeta delle Scimmie, interpretato da Charlton Heston (Ben-Hur, Karthoum, Terremoto, Occhi Bianchi sul Pianeta Terra),  icona maschile di una cinematografia d’altri tempi.
Proprio in quegli anni esce 2022: i Sopravvissuti (anche noto come Soylent Green), il cui protagonista e’ guarda caso proprio Charlton Heston nei panni, questa volta, di un investigatore di Polizia alla ricerca di assassino e movente di un omicidio di un alto funzionario di una delle piu’ importanti aziende alimentari mondiali. Il caso e’ delicatissimo perche’ il film ipotizza che nel 2022 la Terra, sovrappopolata, non sia piu’ in grado di sfamare la popolazione, portando i governi ad usare razionamenti e cibi non raffinati, o addirittura pillole e tavolette alimentari al posto di pane, carne e verdure.

 

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Il mondo rappresentato dal’ottimo regista Richard Fleischer (Viaggio Allucinante, Tora! Tora! Tora!, Conan il Distruttore) e’ incredibilmente dettagliato e pieno di situazioni da approfondire. Ci troviamo in un futuro molto cupo, in cui l’uomo ha distrutto completamente l’habitat naturale e lo ha trasformato in un desolato territorio sovrasfruttato ed inquinato. La crescita incontrollata della popolazione mondiale ha provocato la scomparsa della maggior parte delle foreste, i terreni agricoli sono sorvegliati da squadre armate e le citta’ sono degli enormi campi profughi dove la gente e’ accampata nei pianerottoli dei palazzi e solo i piu’ fortunati hanno in dotazione un appartamento (non di proprieta’ ma assegnato dal governo).

 

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Parallelamente, la societa’ come la conosciamo oggi non esiste piu’: le scuole e le universita’ sono chiuse, ed il sapere e’ affidato ai cosiddetti “uomini-libro”, coloro in grado di effettuare ricerche sui libri, che ormai non vengono piu’ stampati per mancanza di carta, ed hanno accesso a risorse culturali non piu’ disponibili alla massa. Non ci sono negozi o tantomeno supermercati, e l’economia semplicemente non esiste piu’; gli scambi sono basati sul baratto e solo piccoli spacci rimangono aperti (e alimentano il mercato nero). Ogni oggetto oggi comune (una penna, una saponetta, fogli di carta) sono beni di altissimo valore, per non parlare del cibo vero, praticamente introvabile. Le citta’ sono in preda alle sommosse popolari che avvengono regolarmente durante le distribuzioni di tavolette alimentari ed il bene ed il male hanno assunto valori assoluti diversi, vista la necessita’ di sopravvivere. Non si parla di controllo delle nascite, un tema che forse per quegli anni era troppo delicato (anche per l’influenza della Chiesa, sempre forte negli Stati Uniti), ma in giro si vedono pochi bambini.
L’intero film e’ pervaso da questa aura cupa e apocalittica, e ogni gesto, ogni dialogo, ogni azione rimarca la differenza fra il nostro mondo e quello descritto magistralmente da Richard Fleischer.

Il comparto attoriale e’ buono, ma soffre a volte della recitazione estremamente teatrale tipica dell’epoca. Charlton Heston rientra in questa casistica, sebbene se la cavi egregiamente considerando il contesto. Al suo fianco troviamo un fantastico Edward G. Robinson (I Dieci Comandamenti, Intrigo a Stoccolma) all’ultimo film della sua lunghissima carriera. Intorno, figure minori e credibili solo in parte. E’ qui la vera pecca del film, con alcune scene rovinate dalla recitazione non eccellente che in quegli anni era pero’ la norma.

 

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2022: I Sopravvissuti non nasconde affatto la sua critica durissima nei confronti di una societa’ votata al consumo e che non considerava assolutamente gli effetti catastrofici che avrebbe causato al pianeta (e che stiamo oggettivamente iniziando a toccare con mano in questi anni). Ci troviamo di fronte ad un piccolo capolavoro che, sebbene non eccezionale dal punto di vista della produzione cinematografica, ci sbatte in faccia un futuro molto piu’ possibile di quel che si potrebbe immaginare.

Da vedere assolutamente.

 

2022: I Sopravvissuti, 1973
Voto: 9
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