Cina, Russia e Sud Africa: esercitazioni congiunte anti NATO?

L’Oceano Indiano si proietta come luogo d’incontro di nuove alleanze alternative alla NATO; occorre rivalutare l’assetto militare mondiale.

 

 

Nell’ultima settimana di febbraio, Russia, Cina e Sud Africa hanno condotto un’esercitazione navale congiunta nelle acque dell’Oceano Indiano al largo delle coste di Durban. Non è la prima volta che le forze navali di questi tre Paesi si ritrovano insieme: già nel 2019 si era svolta un’esercitazione analoga sempre nelle vicinanze delle coste sudafricane. Rispetto a tre anni fa però il contesto geopolitico è cambiato drasticamente; la Russia ha partecipato alla simulazione con due vascelli da guerra e, secondo alcuni rapporti di servizi d’intelligence stranieri, nell’occasione sarebbe stato testato il missile ipersonico Zircon.

Questa esercitazione assume un significato particolare alla luce dell’attuale situazione geopolitica mondiale che vede ancora centrale l’invasione russa dell’Ucraina del febbraio 2022. Non è un caso che in sede ONU Sud Africa e Cina si siano astenute nel voto di condanna nei confronti di Mosca. Se il mondo aveva già intuito la vicinanza di Pechino al Cremlino, il Sud Africa si presenta oggi come nuovo possibile antagonista alla NATO; l’esercitazione congiunta, infatti, è avvenuta nelle settimane seguenti al rifiuto di Pretoria di condurre simulazioni analoghe con gli Stati Uniti.

Il Governo sudafricano è stato incalzato sulla questione e come prova di imparzialità è stato evidenziato come esercitazioni simili siano state svolte ultimamente anche con Francia e Germania. I rapporti tra Sud Africa e Russia però vanno oltre e hanno solide radici: nel secolo scorso il regime sovietico ha supportato attivamente Pretoria nella lotta contro l’apartheid, e i due Paesi sono membri del gruppo BRICS insieme a Brasile, Cina e India.

 

 

La polarizzazione degli schieramenti sembrerebbe servita: da un lato i Paesi NATO a guida statunitense e dall’altro un blocco di grandi e medie potenze con Pechino punta d’attacco per motivi strategici e risorse. La base su cui confrontarsi però differisce rispetto al contesto ucraino, dove la prossimità con il confine russo ha favorito uno scontro terrestre. Le forze si stanno organizzando sull’acqua, autostrada mondiale del commercio e vero dominio da conquistare.
L’Oceano Indiano sembra ad oggi un punto d’incontro per rivitalizzare le vecchie alleanze anti-occidentali che nel tempo si erano atrofizzate. Per Mosca queste esercitazioni danno il segnale che, nonostante un isolamento perpetrato dai Paesi NATO, la Russia può sopravvivere guardando ad Oriente e a Sud, talvolta trovando partenariati che accentuano il proprio peso geopolitico. La presenza navale del Cremlino nell’Oceano Indiano è infatti aumentata in maniera costante negli ultimi anni, guadagnando anche una base navale nel continente africano, in Sudan, all’altezza del Mar Rosso.

L’influenza cinese nell’Oceano Indiano è anch’essa in crescita e favorita da un avamposto navale a Gibuti e dal rafforzamento di alcuni accordi militari con Paesi della regione come Kenya, Madagascar e Tanzania.

 

 

Questo spazio oceanico vede quindi una massiccia presenza militare di Pechino e Mosca e attraversa altre linee considerate strategiche per questi Paesi. Non solo il Sud Africa ma anche Paesi come l’Iran stanno portando avanti politiche oceaniche che strizzano l’occhio alle due grandi potenze. Chi rimane apparentemente fuori da questo schema è l’India che, se dovesse risolvere alcune dispute con la Cina, potrebbe essere il tassello definitivo di questo schieramento anti-occidentale.

La guerra in Ucraina ha quindi squarciato un velo e destato dal torpore alcuni legami geopolitici sottovalutati negli ultimi anni. Se da una parte l’Europa e la NATO hanno trovato nuovo livore strategico anche ad Est di Bruxelles, le linee hanno iniziato a compattarsi per trovare un’alternativa all’Occidente. La diplomazia dovrà trovare un compromesso per frenare questa escalation e scongiurare uno scontro che assume sempre di più i contorni di una guerra oceanica.

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