Come ho Vinto la Guerra: la recensione

Da un film potenzialmente stucchevole, si finisce a trovarsi con una simpatica e surreale critica della guerra.

 

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Ok, e’ inutile nasconderlo: io i pacifisti per partito preso non li sopporto. Oh, non e’ che sia un guerrafondaio: non che abbia voglia di dichiarare guerra a tutti gli stati a noi confinanti (per questo mi accontento dei videogiochi), e rispetto chi e’ assolutamente contrario ad ogni tipo di guerre. Eppure i pacifisti che manifestano tanto per farlo, che saltano fuori solo in determinate circostanze, che si nascondono dietro un ideale per “andare contro” (e questi sono i peggiori), proprio non riesco ad accettarli.
Ebbene, date le premesse, sembrerebbe che io sia l’ultima delle persone adatte a recensire un film decisamente pacifista… eppure Come ho Vinto la Guerra e’ un film che riesce ad affermare le proprie idee senza scadere nella demagogia classica di certi movimenti.

 

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In piena seconda guerra mondiale, un gruppo di soldati inglesi viene inviato oltre le linee nemiche in Nord Africa per… creare un campo da cricket, in modo da fornire divertimento gli uomini dopo la futura avanzata. L’improbabile missione e’ comandata da un tenentino di prima nomina che tutto dovrebbe fare fuorche’ comandare un gruppo di soldati, ed anche l’assortimento di uomini e’ tutto un programma: c’e’ lo sfaticato, il pauroso, il pacifista (ovviamente), il burlone e il fanatico… insomma, come avrete capito Come ho Vinto la Guerra e’ una pellicola che si propone come satira nei confronti di un certo atteggiamento militarista.
La storia come dicevo e’ sconclusionata, come i personaggi che vi prendono parte, ma non si tratta di “grasse risate”; e’ il classico umorismo inglese a denti stretti, qualcosa di simile ad un acerbo film dei Monty Phyton. La recitazione e’ perfetta: John Crawford e’ veramente credibile nel ruolo del tenentino, e gli altri attori non sono da meno. C’e’ anche John Lennon nel ruolo del pacifista.

Il film e’ tutto qui: si tratta di situazioni assurde che mettono in risalto certe idiozie della guerra. Ancora una volta non siamo di fronte ad un capolavoro, ma e’ un film che va assolutamente visto, consiglio che va soprattutto a chi apprezza la cinematografia dei Monty Phyton (che forse da qui hanno tratto qualche spunto).

 

Come ho Vinto la Guerra, 1967
Voto: 7
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