Cosa ci hanno detto gli ottavi di finale di Euro 2020


La prima fase ad eliminazione diretta ha prodotto risultati clamorosi e minato le certezze di molte squadre.

 

 

Archiviata la fase a gironi, l’Europeo è entrato nel vivo arrivando agli ottavi di finale, dove una partita secca ha deciso il destino di 16 squadre più o meno favorite per la conquista della coppa.
E parlando di vittoria è impossibile non cominciare con la Francia, campione del mondo in carica, buttata subito fuori dalla Svizzera nella prima partita importante. I
bleus avevano la vittoria in pugno, ma una certa supponenza degli uomini chiave e una scarsa gestione del risultato hanno portato la sfida ai rigori, dove gli elvetici sono stati impeccabili. Va dato il merito alla nazionale di Petkovic di aver ritrovato la condizione, smarrita nelle prime partite, e di averci creduto fino alla fine, rimontando 2 goal di svantaggio e dando comunque una sensazione di solidità e concretezza.

L’altra grande delusa di giornata è la Germania, eliminata da un’Inghilterra sorniona e inattaccabile (ancora nessuna rete subita nella manifestazione) in un match non molto spettacolare dove i tedeschi sono sembrati la versione sbiadita di se stessi, quasi una rappresentazione allegorica del loro allenatore Loew, già destinato ad abbandonare la panchina. Come contraltare, gli uomini di Southgate hanno voluto stabilire la propria presenza nella mappa del calcio mondiale, dove una vittoria inglese manca ormai da più di 50 anni.

 

Raheem Sterling, punta di diamante dell’Inghilterra

 

Guardando in casa nostra, non ci aspettavamo di vedere l’Italia soffrire contro la meno quotata Austria. Solo i supplementari di una gara fisica e complicata hanno visto gli azzurri guadagnare l’accesso ai quarti di finale, ma non deve ingannare la differenza di blasone tra le due nazionali: gli austriaci si sono dimostrati squadra tosta e rocciosa, non molto propensa al gioco manovrato e offensivo ma decisamente difficile da superare. D’altro canto, dai ragazzi di Mancini ci si aspetta sempre qualcosa in più, e il parziale passo indietro rispetto alla fase precedente deve essere visto come un monito: non ci saranno più prove d’appello in caso di sconfitta. Avversari dell’Italia saranno i belgi, vittoriosi contro il Portogallo di Cristiano Ronaldo. Sebbene siano riusciti a mantenere la porta inviolata, i diavoli rossi non hanno convinto al 100%, specie in fase difensiva. I portoghesi dal canto loro hanno iniziato ad attaccare solo nel secondo tempo, e possono recriminare per un palo colpito, ma in qualità di campioni in carica avrebbero potuto mantenere un atteggiamento più autoritario fin dal primo minuto. Nel turno successivo il Belgio dovrà comunque fare i conti con l’infermeria, che vede i due giocatori più talentuosi entrambi in dubbio. Saranno decisive le ultime ore prima del fischio d’inizio per valutare le loro possibilità di arrivare in fondo alla manifestazione.

 

Matteo Pessina ha segnato due reti, tra cui quella decisiva contro l’Austria

 

L’incontro più spettacolare è stato senza dubbio quello tra Spagna e Croazia, con gli iberici che hanno fatto e disfatto più volte fino a trovare le marcature decisive nei supplementari. Luis Enrique ha dato alla sua nazionale molto carattere, a scapito dell’esperienza che gli esclusi eccellenti avrebbero portato. I croati ne hanno approfittato finché ne hanno potuto, con un po’ di fortuna e tanta furbizia, ma avrebbero forse necessitato di più peso in attacco, cosa che in un grande torneo raramente ci si può permettere. Emblematico infine il goal decisivo segnato da Morata, al centro di polemiche sin dalle prime battute.

Meno tesa ma non meno ricca di goal la partita tra Galles e Danimarca. I dragoni, grande rivelazione dell’edizione passata, sono sembrati fin da subito meno forti che in passato, e affidarsi a due giocatori di indubbio valore ma reduci da un anno deludente come Bale e Ramsey non è stata una scelta vincente. I danesi, centro emozionale del torneo dopo il dramma subito alla prima giornata, sono decisi a ripetere il miracolo del 1992, dove le premesse furono ben diverse ma lo spirito di squadra era altrettanto forte. 

 

Non avremo più il piacere di vedere Modric in questo europeo

 

Ritorno al futuro anche per la Repubblica Ceca, outsider del 1996 riscopertasi squadra formato europeo. Colpisce in particolare la forma di Schick, tornato ai fasti sampdoriani ed autore del goal che ha spedito anzitempo a casa gli olandesi. Grande delusione per gli orange dopo un girone convincente, tanto che improvvisamente sono tornate le critiche inferocite verso il tecnico De Boer. L’ex difensore ha rassegnato le dimissioni da un ruolo in cui non è mai stato apprezzato appieno, forse a torto, considerando che questa sconfitta è passata per la sliding door di un fallo di mano abbastanza estemporaneo di De Ligt, con conseguente espulsione. Infine, la sfida tra underdogs Ucraina – Svezia ha regalato alla squadra di Shevchenko un risultato mai raggiunto nella sua breve storia. Dopo un primo tempo di botta e risposta, la partita è decollata tra capovolgimenti di fronte, legni colpiti e occasioni per entrambe le squadre. Sebbene gli scandinavi abbiano giocato leggermente meglio in alcune fasi, gli ucraini hanno ancora una volta evidenziato una buona proprietà di palleggio, e quando si sono trovati in superiorità numerica a causa di uno sciagurato fallo da espulsione hanno potuto spingere fino a trovare il goal qualificazione al 121’, ad un soffio dai calci di rigore. Sicuramente una squadra da non sottovalutare, anche se il raggiungimento dei quarti potrebbe averla già appagata.

 

Patrik Schick è in un momento di splendida forma

 

L’appuntamento con i quarti è dunque fissato a partire dal 2 luglio, e man mano che la rosa delle pretendenti alla vittoria finale si assottiglia ci si rende conto di come le competizioni estive non sempre siano specchio del passato né dell’andamento della stagione appena conclusa. In fondo la storia ci insegna che molti calciatori hanno vissuto il loro momento magico durante i tornei estivi, vivendo un mese pazzesco che spesso ha definito la loro intera carriera, e siamo in attesa di scoprire quale sarà il giocatore rivelazione di Euro 2020 e se saprà confermarsi in contesti differenti.

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