Golfie: la recensione

Un altro minestrone di generi fra i titoli indie: minigolf, deck building e roguelite. Ce la fa Golfie a superare indenne il mischione?

 

 

Ultimamente i nostri monitor sono inondati da titoli roguelite. Questa modalità (iniziare la propria esperienza decisamente impreparati per poi migliorare mantenendo progressivamente qualche bonus di partita in partita) ha invaso i tavoli dei game designer e, ad essere onesti, forse sarebbe il caso di fare un passo indietro.

Golfie è l’ennesimo titolo che miscela tanti sistemi di gioco diversi; questa volta ci troviamo di fronte ad un minigolf che adotta una dinamica legata a tiri determinati da un mazzo di carte e a un sistema di progressione roguelite che sblocca nuove carte (una volta si sarebbe detto che “si faceva esperienza”… vabbè).

 

 

Il gameplay di Golfie è presto detto: su percorsi da minigolf molto colorati e discretamente accattivanti, dovremo arrivare a mettere in buca la nostra pallina usando sia il nostro intuito che le carte pescate ad ogni turno. Possiamo indirizzare il colpo trascinando il mouse (un sistema in uso sin dai tempi dell’Amiga, con lo Snooker e il gioco del Subbuteo), abbinando gli effetti dati dalle carte che abbiamo in mano: colpi potenti, o a pallonetto, effetti di curvatura , paracaduti, tappeti che aumentano la velocità e così via.

 

 

La nostra pallina ha dei “punti vita” che consumeremo finendo in acqua (o nella lava…) o superando il numero limite di colpi assegnati per completare il livello. Ogni livello è in realtà una buca generata proceduralmente, e l’obiettivo affatto facile è quello di completare la fatidica diciottesima buca, traguardo agognato da ogni golfista.
Lungo il tracciato possiamo raccogliere monete da spendere presso gli appositi distributori, o cristalli da colpire e che ci permettono di aggiungere qualche carta sbloccata in precedenza al mazzo attualmente in uso.

Il sistema di gioco è sicuramente azzeccato, ed il gameplay regala partite fluide, rapide e discretamente divertenti. Il controllo della pallina è piuttosto semplice, e l’effetto finale è assolutamente in linea con quello che ci si può aspettare preparandosi al tiro (e magari avendo fatto un minimo di pratica col gioco).
Purtroppo però due aspetti inficiano non poco sulla valutazione complessiva del gioco.

 

 

Il primo è legato al fatto che non abbiamo modo di scartare in modo permanente, se non tramite qualche bonus particolare, carte che non ci sono affatto utili; quindi, continuando a colpire i cristalli o facendo acquisti nei distributori finiremo col trovarci un mazzo annacquato, dove le carte veramente utili saranno sparpagliate, cosa che ci impedirà di superare tratti particolarmente impegnativi.
La soluzione quindi è un controsenso: evitare di comprare carte aggiuntive se non si è sicuri del loro reale vantaggio e non toccare i cristalli se non ad inizio partita, sperando che una delle carte offerte sia effettivamente utile.

 

 

Il secondo è che non è possibile deselezionare una carta che abbiamo magari per sbaglio aggiunto al tiro; a detta degli sviluppatori questo serve per non avvantaggiarsi degli effetti che potrebbero concatenarsi prima del tiro (tipo le carte che permettono di fare scarti e pescate), ma in realtà questa è una funzione basilare e che dovrebbe essere assolutamente presente (magari escludendo determinate carte da questa possibilità). Il risultato è che basta cliccare su una carta per impegnarla senza possibilità di tornare sui nostri passi.

Ci sono altri due aspetti rivedibili: uno legato alla camera, che in vista “orbitale” (legata alla pallina) si impalla clamorosamente ogni volta che siamo vicini ad un muro o un ostacolo importante (dobbiamo a quel punto usare la vista libera, meno funzionale); l’altro legato ai bonus sbloccati dai distributori, che rimangono sullo schermo semplicemente a ricordarci che li abbiamo utilizzati, e che nei fatti sono solo un elemento di confusione (specialmente nelle prime partite).

 

 

Complessivamente Golfie passa l’esame, ma con poca attenzione in più avrebbe potuto decisamente lasciare il segno. Il titolo vuole essere poco più che un casual game, eppure migliorando la gestione delle carte le partite sarebbero potute essere certamente più piacevoli. Peccato: Golfie avrebbe potuto piazzarsi sicuramente più in alto sulla nostra graduatoria.

 

Golfie, 2023
Voto: 6.5
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