Provare a bissare il successo ottenuto con la prima stagione non è mai una cosa facile, ma si parte subito bene con la sigla.
Saranno state confermate le ottime premesse della prima stagione anche in questa seconda? Ainz Ooal Gown riuscirà a trovare altri giocatori in questo nuovo mondo? Il pericolo degli artefatti di livello globale costringerà il nostro protagonista a rivedere i suoi piani di espansione? Ci sono nuovi personaggi interessanti? Tanta carne al fuoco e tante cose da analizzare; quindi bando alle ciance e procediamo!
La storia riprende lì dove si è interrotta, dando un importante senso di continuità al lavoro fatto. Le premesse della prima stagione sono state ampiamente confermate in Overlord 2: l’epicità, il fomento, i momenti divertenti, i fraintendimenti e le scene di combattimenti sono state tutte rispettate alla grande. Ainz Ooal Gown ha sempre la sua bella fetta di visibilità, ma lascia anche il giusto spazio per approfondire la conoscenza dei suoi servitori che, essendo tanti, hanno bisogno di alternarsi nelle trame per farsi apprezzare. Nella prima stagione non abbiamo avuto il piacere di conoscere tutti i personaggi legati alla Grande Catacomba di Nazarick, ma forse è stato meglio così, troppa carne al fuoco avrebbe potuto rischiare di bruciare tutto.
L’intento di Ainz Ooal Gown rimane lo stesso anche in questa stagione: cercare di trovare altri giocatori come lui intrappolati in questo mondo. La scelta di cercare informazioni infiltrandosi nelle nazioni vicine non ha prodotto grandi risultati, mentre la strategia di far conoscere al mondo il suo nome grazie alle imprese legate alla Grande Catacomba di Nazarick procede con la giusta cadenza. Il sospetto che esista qualcun altro come il nostro protagonista c’è, soprattutto dopo gli eventi legati al finale della scorsa stagione, ma non ci sono prove concrete a sostegno di ciò.
Proprio gli eventi di fine stagione legati a Shalltear hanno reso più cauto il nostro Ainz tanto da decidere che difendere i suoi servitori è diventata una priorità al pari di trovare altri giocatori in questo mondo. Aleggia così un nuovo dubbio nella mente di Ainz: trovare giocatori come lui è importante, ma saranno amici o nemici? È quindi una stagione all’insegna della cautela? Per niente! I piani dei due principali servitori, Demiurgo e Albedo, spingono la stagione verso tutt’altra direzione.
È davvero interessante notare come tutti i principali attori della stagione creino un fitto intreccio di strategie nascoste che poi vengono a galla nel momento in cui Ainz decide di muoversi in prima persona. Questa fitta rete di trame è davvero l’arma in più che rende la serie spesso sorprendente. Tra gli interessanti personaggi di contorno apparsi in questa stagione vi segnalo la principessa Renner, che ha dimostrato una duplice facciata decisamente interessante, ed il coraggioso uomo lucertola Zaryusu. Per il resto vi è un discreto approfondimento sul carattere e la personalità di alcuni dei servitori; in particolare è data buona visibilità a Sebas Tian.
La prima stagione è stata sorprendente tanto da farmi giudicare forse troppo favorevolmente il lavoro di grafica ed animazione. In questa seconda stagione, vista con un minimo di lucidità in più, ho notano chiare imperfezioni nei disegni e nell’animazione. È una cosa che disturba la visione della serie? Per i più attenti potrebbe essere un fattore disturbante, ma comunque nel complesso si può chiudere un occhio ed apprezzare il lavoro fatto.
Avevo elogiato la colonna sonora della prima stagione, con un ritmo accattivante che non avrebbe sfigurato in un’onesta playlist di musica ritmata e potente; ora mi ritrovo ad ascoltare la colonna sonora della seconda stagione e la trovo perfino migliore della precedente. Sono genuinamente stupito dalla proposta tanto da averla inserita di diritto nella mia playlist di colonne sonore preferite.
In conclusione la seconda stagione di Overlord ci regala importanti conferme ed approfondimenti sui personaggi principali, nuove interessanti comparse ed una fitta rete di trame tutte da svelare. Grafica ed animazione, riviste con lucidità, hanno qualcosa da migliorare, ma il prodotto non sembra avere cali di prestazione. Ve lo consiglio? Indubbiamente sì! Forse l’unica pecca è che ancora non esiste un doppiaggio in italiano delle stagioni fino ad ora uscite, quindi tocca accontentarsi dei sottotitoli.