Dopo il crollo del 2022, le azioni Meta e le Big tech, dette Megacap, continuano a salire nonostante le incertezze economiche. Cosa aspettarsi?
Dopo un decennio di forte crescita, il settore tecnologico ha vissuto un rallentamento importante nel 2022. Colossi come Meta, Alphabet e Apple hanno visto ridursi progressivamente il proprio valore di mercato di circa 2,5 trilioni di dollari complessivi. I fattori principali del crollo sono riconducibili a livelli di inflazione crescenti, al rialzo dei tassi di interesse, al rallentamento della crescita economica e ad una sempre più probabile recessione, in particolare negli Stati Uniti. Tutti elementi che inducono le aziende a rivedere i propri modelli di business e a trovare nuove soluzioni strategiche per il domani.
Sulla base di queste premesse, dopo il crollo di fine anno, le Big Tech sembra stiano vivendo un nuovo slancio a partire dall’inizio 2023. Indubbiamente, questo è il settore che, forse ingiustamente, più ha sofferto nel corso dell’ultimo anno a causa di una perdita di fiducia degli investitori con sessioni di vendita talvolta indiscriminate.
Le prospettive di mercato sono recentemente mutate dopo l’annuncio della Federal Reserve circa una possibile pausa rispetto all’aumento dei tassi di interesse, dando nuova linfa ai titoli tecnologici. Anche l’ascesa dei sistemi di intelligenza artificiale (IA) ha alimentato l’entusiasmo del mercato nei confronti del settore. Infine, le possibilità di un accordo sui valori del tetto di debito americano incoraggiano gli investitori sostenendo il sentimento rialzista delle azioni tecnologiche.
Alla luce di questi fattori, il secondo semestre 2023 si preannuncia particolarmente sfidante per le aziende tecnologiche, costrette ad un ripensamento necessario delle proprie strategie aziendali, all’adozione di nuovi modelli di business e al perseguimento di obiettivi diversi, in grado di cogliere le nascenti opportunità di questa nuova fase di mercato.
In particolare, si rende necessario:
- il ridimensionamento dei costi attraverso la riduzione del personale e una maggiore disciplina operativa;
- una maggiore attenzione ai profitti e al flusso di cassa;
- lo sviluppo di un approccio responsabile verso nuovi driver di crescita;
- una maggiore attenzione alla sostenibilità del proprio business.
Alcune di queste strategie sono state già messe in atto: nel novembre 2022 Meta ha tagliato circa il 13% della propria forza lavoro implementando, al contempo, il blocco delle assunzioni. Stessa cosa per Amazon, che ha ridotto la sua forza lavoro annunciando l’intenzione di licenziare 10.000 dipendenti in ruoli aziendali e tecnologici.
È importante inoltre, per queste società, investire nella sicurezza informatica finalizzata a garantire la privacy rispetto al trattamento dei dati dei consumatori, con risvolti positivi sulla propria reputazione e sulla fiducia dei propri clienti.
Tra i principali titoli che hanno guidato l’ultima grande fase di rialzo di mercato figurano Alphabet, Apple, Microsoft, Meta e Nvidia.
Analizzando le recenti relazioni sugli utili societari, è possibile osservare meglio l’inversione di tendenza del settore tecnologico: gli utili trimestrali hanno ampiamente superato le stime di mercato. Nonostante i dati positivi, l’aumento della redditività, margini di profitto superiori alle aspettative e una maggiore attenzione ai costi, ci si chiede tuttavia se si tratti di una condizione duratura nel lungo periodo o di un semplice rimbalzo a seguito del drawdown dell’ultimo semestre.
Indubbiamente, la ragione del rialzo delle azioni non è riconducibile unicamente ad un incremento organico delle vendite. Per di più, quest’ultimo fattore non sarebbe sufficiente, di per sé, a garantire una stabilità del rialzo, all’interno di un contesto macroeconomico fortemente incerto, caratterizzato da forti rischi di recessione e da possibilità concrete circa il peggioramento del tetto di debito pubblico americano.
A prescindere dalla stabilità del rialzo, è ovvio che questo movimento si inserisca all’interno di una generale ripresa rispetto al 2022 guidata sì dai titoli tecnologici ma seguita anche da settori di diversa natura quali quello energetico, sanitario e industriale.
In generale, negli ultimi 18 mesi, le azioni tradizionali orientate al valore, e che distribuiscono dividendi, hanno sovraperformato rispetto ai titoli orientati alla sola crescita. Questo comporta un aumento delle opportunità di mercato, con possibilità di investimento che includono società statunitensi e non, titoli growth e value, conferendo un assetto più equilibrato al mercato, prima monotematico e meno bilanciato.