Sono 18 corti da vedere per staccare il cervello dal resto del mondo; ma non mancano gli spunti di riflessione.
Tra il marasma di cose da vedere questo titolo mi ha incuriosito; sono 18 corti di varia natura, tutti scollegati tra loro, con trame e ambientazioni del tutto diverse ma incentrati su Amore, Morte o Robots. I punti di forza di questa serie sono vari; indubbiamente il primo sta nella brevità dei racconti, che quindi si possono vedere in qualsiasi momento senza impegno. Il secondo è la varietà delle tematiche, che possono attirare diversi generi di spettatori; se pensiamo al fatto che sono racconti brevi, è facile dedicare un quarto d’ora ad un corto che non è proprio il tuo genere, quindi è quasi scontato vedere tutta la serie.
Anche se sono brevi racconti, gli autori si sono impegnati nell’imprimere una particolare traccia nelle loro opere, che risultano, a volte, poco comprensibili per chi non ha vissuto o conosce le particolarità in cui si svolgono alcune di queste storie; ma rimangono opere che ti lasciano un sapore diverso, non sono fatte per strizzare l’occhio al mondo né per avere un largo consenso. Sono opere che rispecchiano l’idea con cui sono nate: narrare un piccolo racconto, divertente o brutale, in cui si percepisca pienamente l’intento dell’autore, qualunque esso sia. Ognuna di queste storie, per un verso o per l’altro, è sorprendente; alcune sono semplici e lineari, capisci subito qual è l’obiettivo che si prefiggono; altre che ti lasciano di sasso e non capisci immediatamente il senso del racconto, ma se le esamini più approfonditamente puoi trovarci qualcosa di più sotto la superficie.
Nella maggior parte delle storie l’animazione in computer grafica è magnifica; addirittura, in un paio di corti (L’era Glaciale e Lucky 13), ho avuto difficoltà a capire se i personaggi fossero veri o solo digitalizzati. Le opere più simpatiche, il cui obiettivo è strapparti una risata, sono state realizzate con una grafica accattivante (Alternative storiche e Il Dominio dello Yogurt), da cartone animato, proprio per calare lo spettatore in un mondo buffo al solo impatto visivo.
Personalmente mi sono piaciuti molto i corti d’azione (Il vantaggio di Sonnie e Tute Meccanizzate), che celano all’interno una piccola sorpresa iniziale e una bella conclusione dal sapore quasi amaro.
Questa prima stagione di corti è andata bene ed è già stata annunciata l’uscita della seconda stagione, attualmente ancora a data da destinarsi.