Monster Hunter: la recensione

Monster Hunter è un film d’azione basato sull’omonima serie di videogiochi, con creature gigantesche e spettacolari battaglie ma quasi privo di trama e profondità.

 

 

Monster Hunter è un film basato sull’omonima serie di videogiochi e diretto da Paul W.S. Anderson (Punto Di Non Ritorno, quattro film di Resident Evil, Alien Vs Predator). La storia catapulta gli spettatori in un mondo fantastico, abitato da creature gigantesche e cacciatori temerari. Azione ed effetti speciali riempiono la pellicola, tanto che in alcuni momenti sembra proprio di partecipare a una missione del gioco proiettata sul grande schermo; tuttavia, questa fedeltà all’esperienza videoludica si traduce in storie e dialoghi ridotti all’osso.

La trama del film è piuttosto semplice. Una squadra di Rangers degli Stati Uniti, guidata dal capitano Natalie Artemis (Milla Jovovich), cerca un gruppo di soldati dispersi in missione nel deserto. Purtroppo, una tempesta li spinge in un portale che collega la Terra al Nuovo Mondo, un luogo ostile e pieno di pericoli. Finita la tempesta, trovano i resti dei soldati, ma vengono attaccati dal possente mostro Diablos. Riuscirà il capitano Artemis a salvarsi e a tornare a casa?

 

 

Monster Hunter attinge a piene mani dal videogioco, riproducendo molte creature e ambientazioni. Purtroppo, la trama si concentra quasi esclusivamente sugli scontri con i mostri, trascurando lo sviluppo dei personaggi. Milla Jovovich se la cava bene, grazie anche alle esperienze pregresse con i film d’azione legati alla saga di Resident Evil (anche Il Quinto Elemento, Giovanna D’Arco, The Million Dollar Hotel), ma il suo personaggio è il classico cliché del soldato americano ligio al dovere. Gli altri membri del cast sono praticamente comparse che si muovono sullo sfondo di questo folle mondo fantastico. Non aspettatevi alcuna connessione emotiva con i protagonisti né una storia con svolte particolarmente brillanti.

Il film dà il meglio di sé nelle sequenze d’azione e negli effetti speciali. Le battaglie con i mostri sono epiche e riescono a tenere lo spettatore incollato alla poltrona; le sequenze sono spesso così veloci da far trattenere il respiro al pubblico. La cura nei dettagli delle creature è eccezionale e molto vicina alla proposta del videogioco: i mostri che i fan hanno combattuto comodamente seduti davanti al computer ora prendono vita sul grande schermo, facendo letteralmente tremare il cinema.

 

 

Monster Hunter però è tutto qui. L’obiettivo della pellicola è semplicemente quello di mettere la bella protagonista davanti a mostri realizzati in modo spettacolare. Belle le armi, belli gli effetti speciali, e interessante il silenzio tra un combattimento e l’altro. Probabilmente il film non avrebbe funzionato così bene con una storia più complessa, quindi va bene così com’è stato progettato.

In conclusione, Monster Hunter è un film semplice che si concentra nel creare spettacolari sequenze d’azione e portare le creature iconiche del videogioco sul grande schermo. Se cercate profondità o storie di un minimo di spessore, cercatele altrove.

 

Monster Hunter, 2020
Voto: 6
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