Moon: la recensione

E se improvvisamente ti rendessi conto di non essere da solo nella base spaziale?

 

20200303 moon1

 

Moon e’ uno di quei film di nicchia che, pur non essendo dei capolavori, regalano interessanti spunti allo spettatore. Ci troviamo in una base mineraria sul lato oscuro della Luna, dove una nuova tecnologia permette di creare elementi energetici a basso costo; unico problema, l’isolamento che per tre anni l’equipaggio deve vivere in quelle condizioni… Equipaggio formato di un singolo essere umano e del computer che lo supporta. Quando un incidente sul lavoro mette fuori combattimento l’astronauta, il computer dovra’ inventarsi qualcosa fuori dagli schemi per salvargli la vita e mantenere attiva la missione.

 

20200303 moon4

 

Moon e’ un film che e’ passato abbastanza sotto traccia probabilmente perche’ non ha alle spalle una produzione multimiliardaria (si tratta in un film indipendente), e nonostante abbia ricevuto una buona accoglienza al Sundance Festival e sia stato premiato come miglior film inglese del 2009 oggettivamente manca di qualcosa.

E’ un film di fantascienza che non esagera con effetti speciali e scene d’azione; anzi ha toni molto pacati, anche quando ci si aspetterebbe qualcosa di piu’ energico. Questo non significa che i ritmi siano blandi, anzi; c’e’ una buona gestione da parte del regista Duncan Jones. In molti passaggi sembra poter rivedere qualcosa di 2002 La Seconda Odissea, o Atmosfera Zero o quel Dark Star, capolavoro d’esordio di John Carpenter. Quello che manca e’ la tensione, il pathos; sebbene le occasioni non manchino, non c’e’ mai quell’istante in cui si trattiene il fiato. Tutte le emozioni sembrano appiattite, durante la proiezione; manca quel brio tipico delle reazioni umane… anche se forse, andando avanti nel film, una chiave di lettura la si puo’ trovare. Ma e’ voluta o si tratta di coincidenza?

 

20200303 moon2

 

Buona la prova dell’unico attore in scena, Sam Rockwell (Tre Manifesti per Ebbing); credibile, poliedrico, porta sicuramente un valore aggiunto al risultato complessivo del film. Film realizzato con cura, peraltro; l’ambientazione della stazione spaziale e’ curata, come appaga moltissimo l’utilizzo di veri modellini e non della solita, fredda computer graphics. Nelle riprese in esterno il movimento degli oggetti e’ realistico in relazione alla minore gravita’ lunare (meno, forse, i movimenti di Rockwell); piacevolissimi i trasferimenti a bordo dei camion lunari.
La fotografia e’ netta, pulita, asettica; ancora una volta allineata con un’ambientazione estrema come quella di una base lunare, e rende le riprese coerenti con quanto ci si potrebbe aspettare.

 

20200303 moon3

 

Moon e’ un film che piacera’ sicuramente agli amanti del genere, pur senza lasciare una profonda traccia nella storia della fantascienza. E’ una pellicola che propone diversi interessanti spunti (che non rivelo per non rovinarvi la sorpresa) e che pur mancando di mordente e’ piacevole vedere.

 

Moon, 2009
Voto: 7
Per condividere questo articolo: