Pesci Piccoli – Un’Agenzia. Molte Idee. Poco Budget – Stagione 1: la recensione

Una serie divertente con un buon potenziale che ha tutte le classiche caratteristiche del gruppo comico dei The Jackal; purtroppo però non sembra aver ingranato.

 

 

I The Jackal sono un collettivo di autori comici napoletani che s’impegnano su tantissimi fronti per realizzare i loro progetti. Sono partiti nel 2006 da YouTube con piccoli video, ma in breve si sono allargati realizzando un’ottima serie web a puntate intitolata Lost In Google. Da quel bellissimo lavoro sono esplosi fino ad ottenere spazi televisivi e addirittura sbarcando al cinema con Addio Fottuti Musi Verdi.

Pesci Piccoli – Un’Agenzia. Molte Idee. Poco Budget, è il titolo della serie televisiva uscita in streaming su Prime Video che racconta semplicemente la vita in un ufficio. L’agenzia in questione è una filiale secondaria, dislocata nel napoletano, di una ditta che cura il marketing, le pubblicità, la visibilità social e gli eventi di personaggi famosi o di piccole aziende locali.

Lo spunto è palesemente tratto da The Office, la serie statunitense che dal 2005 al 2013 ha ottenuto un ottimo successo di pubblico e critica. I due prodotti però hanno solo quello in comune, perché i The Jackal si limitano a partire da quella struttura di base e rilanciano fortemente i loro contenuti, la loro verve e il loro modo di fare comicità.

 

 

Ciro, Fabio, Fru e Aurora sono amici e colleghi che lavorano in questa piccola agenzia che si occupa principalmente di brand improponibili e influencer inguardabili. La loro normalissima vita, viene scossa dall’arrivo di una manager declassata che vuole assolutamente mettersi in mostra per tornare nella sede centrale a Milano. I due modi diametralmente opposti di concepire la vita lavorativa si scontreranno per creare situazioni comiche ed imbarazzanti; allo stesso tempo la vita d’ufficio fatta di gesti di amicizia, flirt tra colleghi e riti di gruppo coglierà la nuova arrivata un po’ di sorpresa.

Il collettivo dei The Jackal ha un sistema rodato con molte individualità comiche che si alternano tranquillamente e possono fare alla bisogna sia il protagonista di una certa situazione divertente, sia la spalla. La serie però non si basa solo su scenette comiche, ma prova a descrivere tutta una serie di rapporti che spesso possono risultare agrodolci, tristi o amari. Insomma non c’è solo divertimento in Pesci Piccoli. Il regista e sceneggiatore Francesco Ebbasta, proprio com’è avvenuto anche per la serie Generazione 56k, prova a proporre qualcosa di più complesso; ma ci sarà riuscito?

Purtroppo, questa prima stagione di Pesci Piccoli non brilla. Forse mi aspettavo qualcosa di più reattivo e divertente, ma di fatto non mi ha conquistato del tutto. Riconosco però che ha del potenziale e che forse i primi sei episodi sono serviti principalmente a rompere il ghiaccio e a presentare i vari personaggi.

 

 

Ciro, Fabio e Fru hanno fatto il loro, ma non hanno particolarmente brillato; chi invece ha dovuto rinunciare ad un po’ della sua vena comica per interpretare un personaggio più impostato ed utile alle meccaniche della serie è stata Aurora. La comica napoletana però interpreta un personaggio chiave che potenzialmente può sparigliare le carte in qualsiasi momento.

Martina Tinnirello, interprete di Greta la manager che vuole mettersi in evidenza, è l’unica figura quasi normale del cast che circonda il gruppo dei The Jackal. Gran parte del resto dei personaggi è stato caratterizzato per essere divertente, grottesco e a tratti imbarazzante. Insomma ottimo materiale che serve a creare delle situazioni in cui i comici napoletani sguazzano allegramente per proporre le loro nuove trovate.

Pesci Piccoli è quindi una serie che può dire ancora molto e che per il momento si lascia guardare divertendo, ma non entusiasmando particolarmente lo spettatore. La serie ha un evidente finale aperto, segno che era stata pensata per avere più stagioni. Ad ora non abbiamo ancora conferma di un proseguo, ma è probabile che Prime stia aspettando una valutazione sul gradimento del pubblico e sulle visualizzazioni ottenute… E comunque non ha il brutto vizio di cancellare le serie come invece fa Netflix.

 

Pesci Piccoli – Un’Agenzia. Molte Idee. Poco Budget, 2023
Voto: 6
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