Si aprano le danze

L’esito delle elezioni di Domenica scorsa non possono non essere il tema portante del mese in arrivo, visto che finalmente il banco e’ saltato.

 

20180306 elezioni1

 

Quando ieri sono andato a votare, mi e’ preso un colpo: davanti al mio seggio c’era una fila di persone pronte a votare che non avevo mai visto. Abituato ad arrivare, votare ed andarmene, ho pensato di aver clamorosamente sbagliato l’orario (subito prima del pranzo, complice il classico impegno familiare della Domenica). Poi, parlando con le persone in fila, mi sono ricordato che sono spariti due seggi dalla scuola, e che probabilmente i votanti erano stati accorpati nel mio (il solito culo); infatti negli altri seggi nessuna fila.  Poi boh, magari il tagliandino da verificare, i millemila vecchi che entravano senza riuscire piu’ dalla stanza (io fra controllo documenti, votare e riprendere le mie cose non ci avro’ messo piu’ di tre minuti)… insomma casualita’, pensavo.

E invece! Oltre il 70% di affluenza alle urne, un bellissimo segnale di presenza, interesse e risveglio del paese. E il risultato non poteva essere differente: Movimento 5 Stelle al 32%, Lega al 18%, PD e Forza Italia spazzati via (rispettivamente al 19% e al 14%). E’ il segnale di un paese che si e’ stufato delle solite facce, dei discorsi vuoti, delle polemiche e degli slogan urlati.

C’e’ gia’ chi, dalle solite fila, si affretta a sminuire il risultato dei due partiti come un abbindolamento degli elettori, chi per il reddito di cittadinanza che permetterebbe di non lavorare, chi per un razzismo xenofobo becero e retrogrado. Ancora una volta, niente di piu’ lontanto dalla realta’: in Italia c’e’ un enorme voglia di cambiamento, di regole, di pulizia: e queste due formazioni politiche sono quelle piu’ vicine a questi concetti, sono le uniche che capiscono le necessita’ delle persone, sono quelle che parlano di problemi reali e di fatti concreti.

 

20180306 elezioni2

 

Occorre vedere come si potra’ uscire dall’empasse dovuta a come questa legge elettorale e’ stata elaborata, guarda caso da Renzi e Berlusconi, distrutti da queste votazioni. Difficile ogni opzione: il M5S da solo non ha numeri, e nemmeno la coalizione di centro destra. Un’alleanza M5S-Lega e’ abbastanza improbabile dal punto di vista ideologico (non di programmi, ma di base elettorale) e le forze del mega inciucio PD-FI non arrivano al 40%. Cosa ci attende? Di sicuro Mattarella dovra’ svegliarsi dal letargo e prendere una decisione… probabilmente cerchera’ di affidarsi all’ennesimo governo tecnico o ad un governicchio multicolore (senza M5S) per realizzare una nuova legge elettorale… che a pensarci e’ ridicolo, sia peche’ resterebbe fuori il partito di gran lunga piu’ votato in Italia, sia perche’ una delle poche cose fatte nella scorsa legislatura e’ proprio questa orribile legge elettorale, fatta su misura per tagliar fuori il M5S e far vincere Renzi. Ma non tutte le ciambelle riescono col buco…

 

20180306 elezioni3

 

Ci sarebbe da prendere la busta dei pop-corn e sedersi sul divano a gustarsi lo spettacolo, se non fosse che si parla delle nostre vite….

Per condividere questo articolo: