Star Trek: Lower Decks – Stagione 2: la recensione

Buona seconda stagione che ricalca precisamente la prima; purtroppo manca la sensazione di quel qualcosa di nuovo che aveva elevato in alto la prima stagione.

 

 

Star Trek: Lower Decks racconta le avventure/disavventure di quattro membri dell’equipaggio di un’astronave meno prestigiosa della federazione.

La seconda stagione, ambientata nei “ponti inferiori” della USS Cerritos, non si discosta particolarmente dalla prima: i quattro protagonisti, anche se inizialmente separati, si riuniscono per ricominciare a farci ridere prendendo in giro se stessi e le meccaniche di Star Trek.

Solito equipaggio ma nuove esperienze, che principalmente approfondiscono tutta una serie di aspetti di cui i grandi comandanti della Enterprise non hanno mai dovuto preoccuparsi. Possiamo così assistere a: secondi contatti, trasporti di rifornimento, rinnovi nei rapporti diplomatici, semplici riparazioni di routine, ecc…

 

 

Insomma tutta quella quantità di procedure che tengono in piedi la baracca e permettono a Kirk e Picard di poter viaggiare liberamente nello spazio senza preoccuparsi di coprirsi le spalle… tanto c’è il resto della federazione, tanto c’è la USS Cerritos. Una presa in giro costante di procedure, dinamiche amministrative, catene di comando, e quanto altro ti venga in mente, che film e serie TV tralasciano perché troppo noiose da riportare.

La qualità dell’animazione non cambia molto, come non cambiano le caratterizzazioni grafiche dei personaggi. Troviamo una certa apprezzabile continuità sotto questo aspetto e credo sia doveroso evidenziarlo dopo il brutto periodo di pandemia mondiale che ha fatto ritardare la consegna di diversi lavori.

Anche le trame, se pur sempre abbastanza originali e divertenti nel complesso del singolo episodio, non cambiano poi molto dalla precedente stagione e continuano ad avere come obiettivo quello di far ridere lo spettatore. Gli episodi si alternano tra semplici operazioni di routine, che vengono affrontate o messe in discussione, ed eventi un po’ più particolari che spezzano la narrazione e conducono parte dell’equipaggio in giro per il cosmo.

 

 

Quindi all’apparenza nulla cambia tra la prima e la seconda stagione? Da onesto fan di Star Trek ho notato un aumento dei riferimenti alle varie serie televisive e cinematografiche; forse anche troppi. Ho notato alcuni passaggi che solo in un secondo momento, andandomi a ricercare i riferimenti citati, ho capito a chi o cosa si riferisssero. Immagino che tutto questo sia stato pensato soprattutto per i fan accaniti, ma forse si è andati a citare informazioni di nicchia che i comuni spettatori non possono afferrare con una semplice infarinatura delle cose più importanti.

La seconda stagione quindi viaggia sui ritmi della prima, ma senza la sorpresa iniziale che ti viene data dal vedere una nuova serie. Quindi se la prima stagione è stata sorprendente e divertente, questa seconda è solamente divertente e paga qualcosa in termini di valutazione finale. La stagione è comunque godibile e la consiglio soprattutto agli amanti di Star Trek, ma questa ripetitività negli schemi, senza clamorose novità, ha perso qualcosa. In fin dei conti Star Trek: Lower Decks 2 ha “solamente”, e lo dico inteso come un complimento, dato una conferma al buon lavoro già fatto.

 

Star Trek: Lower Decks – Stagione 2, 2021
Voto: 6.5
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