Il terzo posto di Fabio Di Giannantonio in Moto2 è il più bel regalo che i suoi ragazzi potessero dare al compianto Fausto Gresini.
Fausto Gresini se n’è andato il 23 Febbraio, dopo due mesi di sofferenze e una guerra che non è riuscito a vincere contro il Covid. È stato un addio silenzioso e composto, ma straziante e sentito da tutti gli appassionati del motociclismo. Gresini è stato un pilastro del motociclismo, e nonostante la sua morte lo è ancora. Due titoli mondiali, 21 vittorie, 47 podi come pilota; tre titoli piloti come Team Manager fra 250, Moto 2 e Moto3, ed un secondo ed un terzo in MotoGP. Gresini è uno che che il segno lo ha lasciato, bello netto, nel circus iridato.
Domenica, in Moto2, lui c’era. Era nello spirito, negli occhi, nei respiri di ognuno dei componenti della sua scuderia; dei suoi meccanici, dei collaboratori, dei piloti, degli amici. E proprio per lui la moglie Nadia ha deciso di continuare questa avventura motociclistica, nonostante il vuoto lasciato da Fausto sia immenso, nonostante il periodo di crisi economica dovuto allo stesso Covid che lo ha portato via, nonostante tutto.
Domenica, in Moto2, lui c’era. E ha visto quello che i suoi ragazzi hanno fatto in suo nome, per lui e per la squadra. Fabio Di Giannantonio, il pilotino di Roma che Fausto ha voluto fortemente tornasse all’ovile dopo una separazione di un anno dovuta alle tipiche incomprensioni di questo mondo, ci ha messo il cuore e tutto se stesso, e alla fine ha ottenuto un terzo posto impensabile, strappato coi denti e difeso con tutto se stesso fino agli ultimi millimetri prima della linea del traguardo.
Domenica, in Moto2, abbiamo visto un mezzo miracolo; un sogno, una carezza di Fausto ed una carezza per lui stesso. Abbiamo visto il mondo pulito del motociclismo, la commozione vera, le lacrime sincere, quella che vanno oltre il risultato sportivo personale, la tensione e la scena. Abbiamo visto quello che fa bene a questo mondo, quello di cui abbiamo veramente bisogno: solo, semplicemente, persone vere e sentimenti di cuore.