Se cercate un roguelite dall’approccio casual ma divertente, Ship Of Fools, l’ultima fatica di Fika Productions, potrebbe essere adatto a voi.
Ormai il filone dei roguelite annovera una quantità di titoli decisamente numerosa. Dagli esordi di FTL passando per le tante incarnazioni più o meno recenti (come Into The Breach o This Means Warp), lo stile di questi giochi è rimasto fedele allo schema orginale: mantenere gli avanzamenti guadagnati nelle partite precedenti, rendendo man mano possibile proseguire verso la vittoria finale.
Ship Of Fools sposa in pieno questa filosofia, presentandoci un gameplay ormai rodato ed efficace.
Al comando della nostra nave, avanzeremo di settore in settore verso il boss di fine livello sconfiggendo il quale potremo proseguire nel racconto propostoci da Ship Of Fools. Durante il nostro viaggio dovremo però prima affrontare le ondate di mostriciattoli che tentano di fare a pezzi il nostro piccolo galeone, assaltandoci da ogni lato e da ogni distanza. A nostra disposizione abbiamo cannoni manuali, automatici e il nostro fidato remo, col quale possiamo menare fendendi ai nemici che si avvicinano troppo o che sbarcano direttamente sul ponte per strappare pezzi di legno.
I combattimenti sono il vero fulcro di Ship Of Fools, ed è qui che si notano gli aspetti migliori e quelli meno riusciti del gioco di Fika Productions.
L’azione è spesso frenetica e coinvolgente, e saremo quasi sempre costretti ad alternare non solo le armi che usamo ma anche spostare i cannoni da un lato all’altro della nave per affrontare al meglio le ondate dei nemici. Proprio questa è una delle azioni più scomode da eseguire: per qualche strana ragione, gli sviluppatori di Fika Productions hanno deciso di costringerci ad usare tre tasti per eseguire un’azione e mezza, forzando i giocatori a prendere confidenza con uno schema di tasti completamente riconfigurabile ma comunque affatto intuitivo. Anche se di norma ci si riesce a districare, in determinate situazioni più drammatiche si rischia di non compiere l’azione desiderata.
I mostri che attentano alla nostra barchetta sono ben caratterizzati, ed anche se per via dell’azione frenetica non possiamo ammirarli al meglio, la loro presenza sullo schermo arricchisce l’atmosfera della partita creando una palpabile tensione non solo quando abbiamo la netta sensazione di non poter gestire tutto quello che accade contemporaneamente.
In tal senso, Ship Of Fools è sicuramente studiato per essere giocato in coppia, dove la suddivisione dei compiti rende al massimo: anche se non è un gioco dove ci sia molto da ragionare, potersi aiutare a vicenda facilita non di poco le cose e permette di avanzare nella nostra spedizione in modo sicuramente più spedito rispetto alle partite in single player.
Come accennato, anche in Ship Of Fools è possibile mantenere i miglioramenti ottenuti fra una partita e l’altra, o almeno alcuni di essi; forse quello in cui è carente il gioco è nello spiegare cosa è possibile tenere e come farlo, visto che sulla nave esiste uno spazio di carico ma non è chiaro (almeno inizialmente) come sfruttarlo al meglio. La stessa mappa non spiega a cosa corrispondano le icone delle zone attraversabili anche dopo averle scoperte; tocca tenere a mente cosa corrisponda ad ogni icona. Scomodo.
Una volta presa confidenza col gioco però, l’esperienza con Ship Of Fools è sicuramente gratificante. Ci troviamo di fronte ad un gioco piacevole per chi cerca una esperienza roguelite non estrema e ottimo per essere giocato in coop. Complice l’atmosfera fumettosa e paradossalmente allegra (anche se ci troviamo in un mondo teoricamente tetro), giocarci diverte e il bilanciamento della difficoltà permette di migliorarci di spedizione in spedizione nella migliore tradizione dei roguelite, consentendoci di scoprire un pezzo per volta la storia e le fantasiose ambientazioni di Ship Of Fools.