Vatican Girl: la recensione

Il documentario in quattro puntate di Andrea Purgatori affronta con maturità ed uno sguardo nuovo il misterioso caso della scomparsa di Emanuela Orlandi.

 

 

Gli anni ’80 sono stati cruciali per la definizione dell’attuale assetto geopolitico mondiale, e proprio per questo motivo è stato un decennio pervaso di intrighi, complotti, situazioni avvolte dal mistero che probabilmente rimarranno tali per sempre.
Il caso di Emanuela Orlandi è un esempio calzante del clima in cui si viveva in quegli anni. La quindicenne cittadina dello Stato Pontificio svanì nel nulla nel giugno del 1983, sollevando un clamore mediatico che però non aiutò a ritrovarla. Numerose sono state le piste seguite negli anni: da quella dello spionaggio internazionale (in relazione alla detenzione di Ali Acga), a quella legata alle trame interne al Vaticano sulla vicenda delle lotte intestine per potere e soldi, fino a quella focalizzata sulla criminalità comune e sui maniaci sessuali.

 

 

Vatican Girl è una produzione internazionale che vede il bravissimo giornalista Andrea Purgatori raccontare una storia che si svela piano piano, raccontando dettagli che non sempre sono stati sufficientemente riportati dai mezzi di stampa. Con l’ausilio di esperti di rapimenti, di giornalisti stranieri, di personaggi coinvolti direttamente nella vicenda, di criminali di spicco e dei familiari della ragazza, Vatican Girl ricostruisce la vicenda in modo piuttosto preciso e asettico.

 

 

Rispetto a molte produzioni moderne, finalmente viene proposto un documentario di stampo tradizionale e dall’approccio giornalistico. Il risultato finale è sicuramente validissimo, ma il lavoro di Andrea Purgatori e del suo gruppo non è esente da un certa parzialità di fondo che si intravede sul finire della serie. Vatican Girl infatti compie un ottimo lavoro nell’analizzare le varie ipotesi formulate in questi quarant’anni, fornendo il suo contributo nel tentare di demolirne qualcuna meno attendibile, ma al tempo stesso sembra voler indirizzare il pensiero dello spettatore verso una specifica teoria, certamente inquietante e possibile. Un documentario completamente imparziale dovrebbe mettere sullo stesso piano tutte le tesi che non sono mai state sconfessate; e questo Vatican Girl non lo fa sempre.

 

 

Detto questo, il valore di Vatican Girl è indiscutibile; realizzato con cura, attento ai dettagli e capace di rimettere al centro dei riflettori una vicenda sulla quale il Vaticano da sempre ha tentato di far cadere nell’oblio.
Come per molte altre storie che riguardano il Vaticano (ad esempio l’omicidio-suicidio delle Guardie Svizzere), a distanza di quarant’anni la sorte di Emanuela Orlandi è ancora avvolta nel mistero; e se in questi giorni si vocifera della riapertura di un’inchiesta interna nello Stato Pontificio, guarda caso immediatamente dopo la morte di Benedetto XVI, forse una parte del merito è proprio di questo documentario.

 

Vatican Girl, 2022
Voto: 8.5
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