35MM: la recensione

35MM e’ un videogioco atipico. E’ chiaramente una produzione semi-amatoriale, e’ poco raffinata dal punto di vista tecnico, eppure cattura e colpisce per la storia ed il modo in cui viene raccontata.

 

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Fin dalla schermata principale del gioco, ci possiamo rendere conto di una profonda ambivalenza in 35MM. Le opzioni sono poche, scarne, ma al tempo stesso lo sfondo e’ vivo, particolare, e reagisce al movimento del nostro mouse se lo portiamo verso il bordo dello schermo. Non c’e’ la possibilita’ di rimappare i tasti (cosa fondamentale per noi mancini), ma si capisce che gli sviluppatori sono stati attenti alle nostre esigenze, e sebbene i tasti con cui interagire (non moltissimi) non siano nella posizione che vorrei, sono tutto sommato abbastanza comodi da raggiungere e razionali nel posizionamento.

Il gioco inizia spiazzandoci. E’ un tutorial? O siamo gia’ nel vivo del gioco e dobbiamo stare attenti a cosa accade? Cosa dobbiamo fare, e dove dobbiamo andare esattamente? Sembra di assistere a quelle produzioni anni ’90 in cui capire le basi del gioco era il primo scoglio da affrontare… anche se poi in breve intuiamo come agire.

 

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35MM offre una esperienza particolare. E’ un gioco di avventura in prima persona con numerose sequenze animate ed alcuni passaggi piu’ da FPS; c’e’ un rudimentale sistema legato al doversi nutrire e curare, come il dover essere attenti all’ultizzo della torcia, che consuma le batterie.
Il controllo del personaggio non e’ del tutto agevole, e spesso nei movimenti laterali rimarremo incastrati fra sedie od oggetti che non ci aspetteremmo dovrebbero ostacolarci. Muoversi da accucciati sembra essere piu’ veloce che camminare, ed alcune texture sono piuttosto grossolane. Eppure tutto questo non inficia sull’esperienza di gioco, dove e’ l’atmosfera post-apocalittica a farla da padrone: la costante solitudine (a parte il nostro compagno di viaggio), le abitazioni in rovina, un costante senso di pericolo e di angoscia; sono questi i tratti salienti del gioco.

Immersi nella campagna russa, non potremo non ricordare le ambientazioni tanto care a Stalker ed a Next Day Survival, due giochi che pero’ non hanno molto in comune con 35MM, che ha tutt’altre ambizioni; il ritmo e’ lento, compassato ma non noioso, ed il comparto tecnico e’ palesemente privo di grosse basi. 35MM racconta una storia ed e’ strutturato perfettamente per farci immergere nelle sue piege. La liberta’ d’esplorazione che abbiamo specialmente nella prima parte del gioco potrebbe farlo scambiarlo per un open world, ma in realta’ siamo legati a seguire un certo percorso, anche nelle aree piu’ ampie che ci spiazzano per quel senso di “e adesso da dove inizio?” che ci attanaglia.

 

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Come dicevo, la sostanza di 35MM e’ la storia ed il modo in cui viene raccontata. Il fatto che sia piu’ accennata che narrata ci costringe quasi a farla nostra; riesce ad essere un robusto filo conduttore pur nella sua semplicita’. Per certi versi mi ha ricordato la prima stagione di The Walking Dead, dove tralasciando alcuni dialoghi tirati per le lunghe e scelte evitabili, ci veniva raccontata la storia di due persone nel mezzo di una catastrofe. Ecco, 35MM sotto questo aspetto e’ molto simile: un gioco intimista nascosto in un’avventura post-apocalittica.

In alcuni frangenti ci troveremo dubbiosi su cosa fare, su come continuare; magari l’idea che abbiamo in mente e’ quella corretta ma non sempre il gioco ci mette in condizione di capire agilmente quale sia la sequenza di azioni da compiere per proseguire; tutto senza mai arrivare al livello di frustrazione, comunque. Anche questi frangenti contribuiscono a dotare 35MM di un carisma tutto suo; strano, unico, e per chi sa apprezzare la sostanza anche se nascosta da una forma non all’altezza con molti altri titoli analoghi.

 

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A me il gioco e’ piaciuto molto; seppur breve (circa 5 ore), mi ha regalato momenti emotivamente intensi e che probabilmente rimarranno per sempre nella mia memoria videoludica. Consiglio di prenderlo intorno ai 4-5 euro, a prezzo di saldo. E giocarlo.

 

35MM, 2016
Voto: 7
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