Batman Begins: la recensione


Batman è un personaggio che ho sempre apprezzato a metà. È in realtà l’unico eroe della DC Comics che mi sia mai piaciuto, ma al tempo stesso non ho mai gradito l’ambientazione che lo circondava…

 

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… quella Gotham City tanto irreale e grottesca, con quei criminali decisamente troppo stravaganti e bizzarri. Al contrario, il mondo Marvel (Spider Man, Hulk, X-Men…), pur trattando sempre di supereroi, è più ancorato alla realtà, ad ambientazioni esistenti e a stereotipi meno “caricaturali”.
Ad ogni modo, le prime quattro pellicole sull’uomo pipistrello non avevano suscitato troppo entusiasmo in me. Lo stile visionario del regista Tim Burton (che non mi è mai piaciuto) ricalcava bene le atmosfere del fumetto e forse, paradossalmente, proprio per questo non l’ho mai apprezzato. Anche quando poi la serie è passata nelle mani di Joel Schumacher mi è sembrata sempre impantanata nei soliti pacchiani stilemi. In definitiva bisogna riconoscere che il vero mondo di Batman è proprio questo, ma a parer mio ha la colpa di aver sempre soverchiato troppo il personaggio principale.
Per fortuna a ridare nuovo splendore cinematografico a Batman ci ha pensato Christopher Nolan, che con Begins ha fatto davvero le cose in grande. Una sorta di colpo di spugna che si pone come nuovo inizio della saga dell’oscuro eroe, tanto da affondare le radici nella sua nascita e nella formazione della sua personalità e della sua psicologia. Ci troviamo sempre nell’oscura e corrotta Gotham City ma per fortuna stavolta ambientazioni e personaggi sono molto più “veri” e concreti.

 

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Nolan mostra per prima cosa gli sconvolgimenti interiori di Bruce Wayne, che poi porteranno alla nascita del suo alter ego, e finalmente gli costruisce intorno anche i presupposti per spiegare molte cose che finora erano rimaste un po’ nebulose. Ad esempio: sappiamo che tutto l’equipaggiamento di Batman deriva dalle sue industrie, ma come fa a produrlo? Come fa a tenere nascosta alla compagnia la costruzione di tanti particolari attrezzi (tipo la non poco vistosa Bat-mobile)? Potrebbe fare tutto da solo senza avere dei contatti segreti all’interno della società che lo appoggiano? E poi, da dove derivano le sue incredibili capacità atletiche e di combattimento? E il commissario Gordon? Chi è? Da dove spunta? I film precedenti hanno detto ben poco al riguardo; Batman Begins, invece, chiarisce al meglio ognuno di questi dubbi e costruisce finalmente in maniera chiara e definitiva tutto il mito di Batman. Come in ogni action movie che si rispetti, effetti speciali e spettacolari scene d’azione fanno la loro buona parte, ma tanto si deve soprattutto alle interpretazioni degli attori, e specialmente a quel Christian Bale (American Psycho, Il Regno Del Fuoco, Equilibrium, L’Uomo Senza Sonno) che con questo film ottiene la consacrazione al grande pubblico che secondo me meritava già da tempo. Anche il resto del cast annovera nomi di tutto rispetto: Liam Neeson, che dopo il Qui-Gon Jinn di Star Wars Episodio I sembra averci preso gusto per i ruoli da maestro-santone; Michael Caine, perfetto per la parte del paterno maggiordomo Alfred; Gary Oldman, che finalmente non fa il cattivo (è il commissario Gordon); Rutger Hauer, che invece nei ruoli cattivi ha trovato una nuova dimensione, e un sempre grande Morgan Freeman, nelle vesti ormai tipiche per lui dell’”amico fidato” (il contatto di cui sopra…).

 

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Su tutto, comunque, spicca l’intensità del protagonista. Bale è perfetto nel riproporre il conflitto interiore di chi prima coltiva rabbia e vendetta e poi matura un senso di giustizia “sano” ma sempre deciso e intransigente. A dir la verità, all’attore gallese queste “trasformazioni” erano riuscite benissimo già ai tempi di Equilibrium e dimostrano chiaramente tutto il suo grande talento. Particolarmente interessante e coinvolgente è poi il concetto di paura su cui Wayne costruisce il suo alter ego. Lui vuole creare innanzitutto un’icona, un simbolo oscuro e inquietante che incuta ai criminali la stessa paura che essi incutono alle loro vittime e forse è proprio questo che fa di Batman un personaggio tanto accattivante, al contrario di tanti altri eroi con eccessi di buonismo ben poco verosimili. Il risultato è quindi un eroe intenso, maestoso e splendidamente teatrale.
Il nuovo Batman, insomma, è più profondo, “reale” e completo che mai. Christopher Nolan è riuscito a dipingere un affresco concreto e avvincente, che ci svela alla perfezione l’universo interiore ed esteriore di uno dei supereroi più affascinanti di sempre. Non uso mezzi termini quindi: dimenticate quanto visto finora sul grande schermo circa l’uomo pipistrello, la sua vera storia inizia da Batman Begins, e proseguirà, ah se proseguirà…

 

Where Are You?

…Here!

 

Batman Begins, 2005
Voto: 8,5
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