Sin City: la recensione

Sono stati moltissimi, nella storia del cinema, i film ispirati a storie o personaggi dei fumetti, dai primi Superman col compianto Christopher Reeve, fino agli ultimi colossal dell’Uomo Ragno, passando per le varie incarnazioni di Batman.

 

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Al di là del gradimento suscitato da questi blockbuster (chi scrive ha spesso apprezzato i risultati, tranne in casi davvero mediocri come Hulk o Daredevil), non si può negare il successo al botteghino e, sopratutto, il fascino e la curiosità che suscitano, anche solo per vedere la qualità delle trasposizioni dagli albi al grande schermo. Nomi come Spiderman, Batman o Hulk, però, sono ben conosciuti qui in Italia e molto del loro successo al cinema è derivato per forza di cose dalla fama che già si portavano dietro. Lo stesso non può dirsi invece per alcuni recenti titoli che nel nostro paese arrivavano quasi come perfetti sconosciuti. Parlo di Hellboy, di Constantine (tratto dal fumetto Hellblazer) e dell’ultimo fenomeno Sin City. Tutti editi in Italia dalla Magic Press, questi fumetti non si trovano nelle edicole, ma sono prodotti più di nicchia, reperibili in libreria o nelle fumetterie specializzate. Sin City è solo l’ultima di queste trasposizioni, e molte altre ne arriveranno (come I Fantastici Quattro a settembre…), ma il film di Rodriguez si differenzia nettamente dalla massa.

 

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Sin City, infatti, non è un semplice film ispirato a un fumetto, ma un vero e proprio comic su schermo. A parte gli effetti speciali, il risultato è garantito soprattutto da un particolare bianco e nero costellato da sprazzi di colore sgargiante a dare risalto a certi elementi o a determinati personaggi. Con questo incredibile impatto visivo, vengono narrate le storie che troviamo negli albi di Frank Miller. Sin City, abbreviazione di Basin City, è una cupa città dove regnano incontrastate violenza, crimine e corruzione. In questo inferno, tre personaggi vivranno le loro vicende tra vendette, giustizia e lotte personali. Il mastodontico ex-pugile Marv (un ritrovato e irriconoscibile Mickey Rourke) vuole vendicare la morte di una donna, l’onesto poliziotto John Hartigan (Bruce Willis) cerca di salvare una bambina da un maniaco, mentre Dwight (Clive Owen) aiuta delle prostitute a difendersi da uomini troppo violenti. Il cast è strepitoso e oltre agli attori citati vede anche la presenza di Rutger Hauer (completamente pelato!), Benicio Del Toro, un perfido Elijah Wood (altro che il buon Frodo…) e una fascinosa Jessica Alba.
Come detto prima, Sin City è un vero fumetto su schermo e del fumetto non tralascia nulla, neanche dal punto di vista della sceneggiatura.

 

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Le storie sono molto forti e tutto il film è decisamente sopra le righe. A parte la crudezza e la violenza di molte scene, spesso si assiste a momenti volutamente esagerati e quasi grotteschi. Anche nei dialoghi non mancano toni da “frase fatta” e battute esplicitamente “bullesche”. Se si prescinde da questi elementi, che personalmente ho sempre ritenuto inopportuni, per quanto voluti (stesso difetto di Kill Bill Vol. 1), Sin City è davvero un gran bel film. I momenti esaltanti non mancano, la caratterizzazione dei personaggi è splendida e ognuno di essi dà emozioni e lascia una traccia, nel bene o nel male, nello spettatore. Anche dopo alcuni giorni dalla visione non si può fare a meno di ripensare alla nobile determinazione di un Hartigan o alla risolutezza di Marv. Forse solo il personaggio di Owen paga un po’ dazio rispetto agli altri, e la tanto decantata Jessica Alba è meno conturbante di quanto ci si potrebbe aspettare, anche perchè ci sono altre bellezze femminili nel film, e molto meno vestite… In generale, però, le prove degli attori sono tutte più che buone e, ovviamente, plausi particolari vanno a Frank Miller per la sua opera e al regista Rodriguez per aver creato un lavoro cinematografico nuovo e originale. Da non perdere assolutamente. Sconsigliato solo agli impressionabili e a chi proprio non gradisce i film d’azione, ma, in quest’ultimo caso, perché si ritrova a leggere recensioni nella Tana del Cobra?

“Adoro i sicari… Gli puoi fare di tutto, senza rimorsi…”

 

Sin City, 2005
Voto: 8
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