Un gioco immediato e divertente che intriga con la sua frenesia.
Bomber Crew è uno di quei giochi realizzati con grafica low-fi, tanto in voga in questi anni. Di fronte a produzioni AAA spesso prive di spessore, gli sviluppatori indipendenti hanno capito che a molti giocatori interessa di più la sostanza che l’apparenza.
In Bomber Crew ci troveremo a manovrare l’equipaggio di un bombardiere inglese durante le sue incursioni sopra l’Europa occidentale in piena Seconda Guerra Mondiale. Ogni membro avrà il suo compito ben specifico: chi alle mitragliatrici, chi alle riparazioni eccetera; vestiti di tutto punto con divise termiche e giubbetti antiproiettili, accessori customizzabili in base ai soldi a nostra disposizione, ci lanceremo sui cieli di Francia e Germania con l’obiettivo di fotografare o bombardare specifici bersagli nemici.
Non controlleremo in prima persona le azioni del nostro equipaggio; ci limiteremo a dirigerli verso la “stazione” di competenza (appunto le mitragliatrici, la radio, la cabina di pilotaggio) dove tenteranno con alterne fortune di fare il loro dovere. Maggiore la loro esperienza di combattimento, più abilità particolari avranno a disposizione; ecco quindi il navigatore poter mettere dei waypoint di nostra scelta che ci permettano di evitare il grosso della contraerea, o un pilota in grado di effettuare picchiate d’emergenza e così via.
Durante il volo l’azione è frenetica. Appena iniziano ad essere avvistati i contatti è pressochè impossibile riuscire a seguire con attenzione tutto quello che succede; se è vero che i nostri mitraglieri sono abbastanza indipendenti (a patto di aver ammodernato le mitragliatrici con un nastro di munizioni infinito), il resto dell’equipaggio non lo è, a cominciare dalla navigazione, dalla marcatura dei contatti (vanno inquadati per alcuni secondi prima di essere attaccabili, siano aerei o bersagli a terra), dai motori in fiamme fino ad arrivare ai bombardamenti di precisione.
E’ facile perdere il controllo in una situazione che appena pochi secondi prima sembrava facilmente gestibile, ed occorre mantere il controllo su tutti gli aspetti vitali del nostro velivolo (e sullo stato di salute dei membri dell’equipaggio).
Ci sono alcune concessioni antistoriche sulle quali occorre spendere due parole.
La prima è che il nostro Lancaster è dotato di un impianto radaristico in grado di avvistare a distanza i caccia nemici. Immagino che questa licenza sia stata necessaria per poter inserire il sistema di marcatura; nella frenesia del combattimento sarebbe altrimenti impossibile riuscire a localizzae i caccia nemici mentre si è sotto attacco e si è passati gli ultimi 15 secondi focalizzati sul non mancare il bersaglio a terra.
La seconda è che il consumo di carburante non cambia a seconda dell’altezza a cui si vola; sarà il nostro meccanico di bordo a gestire i flussi di combustibile, mentre l’altezza è un fattore solo per quanto riguarda la contraerea.
La terza, e l’unica veramente fastidiosa, è l’inserimento di omini di colore e donne nel nostro equipaggio. Ai tempi sia l’aviazione inglese che quella americana (presente con l’immancabile DLC) erano composte da soli maschi bianchi, e questa ennesima forzatura “inclusiva” antistorica rende il tutto ridicolo e non credibile (come ad esempio successo per Motosport Manager). Ad ogni modo al momento del reclutamento è possibile scegliere fra tre candidati per ruolo, quindi se vogliamo mantenere una certa veridicità storica avremo quasi sempre la sorte dalla nostra (a patto di non stare a badare troppo sulle caratteristiche dei candidati).
Dal punto di vista del gameplay, le missioni che si succedono ci consentono di migliorare il nostro velivolo, dotandolo di attrezzature più avanzate, e di rendere più resilienti i nostri avieri tramite elmetti e vestiario adatto. Solo alcune missioni ben precise ci faranno avanzare nella campagna; le altre servono per aumentare le nostre capacità di combattimento, ma sono tutt’altro che semplici. Perderemo numerosi bombardieri, e pur mantenendo l’avanzamento della campagna dovremo riallestire daccapo il nostro velivolo.
Della grafica abbiamo già parlato; l’approccio low-fi e quasi superdeformed alla Final Fantasy VII è azzeccatissimo per un gioco che non prende troppo sul serio la realtà storica e non rende mai drammatica alcuna situazione (anzi, vedere i nostri omini precipitare nel vuoto durante una riparazione sulle ali è quasi divertente).
Giocare è gradevole e non si va mai sotto stress, anche durante i momenti più frenetici; al più, vedremo il nostro aereo perdere quota e schiantarci a terra perchè non abbiamo notato che abbiamo perso tutti i motori…
L’unica vera critica che può essere mossa è che il controllo degli omini non è sempre semplice. Doversi spostare dalla loro stazione di riferimento per prendere un medikit o un estintore richiede una certa qual precisione e spesso diversi click di mouse, quasi sempre in situazioni convulse e dove un secondo può fare la differenza fra il tornare a casa o contare i morti. Inoltre non è possibile bloccare al loro seggiolino l’equipaggio, e quindi rischiamo di togliere per sbaglio il pilota dalla leva di comando, con i risultati che facilmente immaginerete.
Ad ogni modo Bomber Crew è un solido gioco che si attesta a metà fra un gioco casual e uno più impegnativo. Non richiede eccessive attenzioni ma non va nemmeno sottovalutato; è il gioco giusto quando avete a disposizione poco tempo e vorreste fare qualcosa di semi-serioso.