Il Medico Di Campagna: la recensione

Il Medico Di Campagna è uno di quei film che non puoi definire brutti, ma che non decollano mai e che non portano da nessuna parte.

 

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Francois Cluzet è un valentissimo attore francese. Lo abbiamo già visto negli ottimi Non Dirlo A Nessuno e Quasi Amici; capacissimo di ricoprire ruoli diversissimi tra loro, è sicuramente una delle figure di spicco del cinema francese contemporaneo.
In questa pellicola ricopre il ruolo di un medico di campagna, un veterano della zona che conosce i suoi pazienti a menadito. Quando si scopre che è ammalato di cancro, gli viene imposta una sostituta dai metodi e dall’esperienza completamente diversa; di qui lo scontro generazionale che, nella mente del regista, dovrebbe generare un valore aggiunto al film.

 

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Nella realtà dei fatti, non si riesce mai ad entrare in empatia con nessuno dei protagonisti, nè con la loro situazione. Da un lato abbiamo lui che sembra forzosamente ostinato a seguire le sue convinzioni; un tipo di mentalità che non posso escludere esista ancora magari in qualche parte remota della campagna francese, ma a causa della quale prende decisioni poco logiche ed affatto comprensibli. Dall’altro una presunta giovane/non-giovane dottoressa, interpretata da Marianne Denicourt, tutt’altro che credbile nel ruolo: oltre al contrasto fra il cosiddetto “nuovo che avanza”, la presunta giovanilità del personaggio femminile e la sua evidente età avanzata (con annessi ritocchini estetici), il suo comportamento è al tempo stesso insicuro, arrogante e determinato. Si, sembra una contraddizione in termini, eppure è proprio quello che succede con una evoluzione temporale troppo breve per essere minimamente credibile.

 

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Per una volta non vengono ideologizzati i temi tanto cari ad una certa corrente di pensiero, ma quanto espresso nel film è comunque molto superficiale, quasi intangibile, e non lascia nulla nello spettatore (come del resto tutto il film). Qui la mano del regista Thomas Lilti manca come in tutta la pellicola; sembra di bere un vino annacquato, privo di sapore e di consistenza.

Non posso dire che Il Medico Di Campagna sia un film brutto, perchè non lo è; è piuttosto un film inutile, perchè non dice assolutamente nulla e non ha sostanza. Dietro una storia che nasce interessante, dietro degli interessanti spunti di riflessione che possono scaturire vedendo questo film, c’è il vuoto assoluto.
Ed il finale a cuoricino è la degna conclusione di un film insipido ed incolore.

Da evitare.

 

Il Medico Di Campagna, 2016
Voto: 5.5
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