La Crisi! – la recensione

Un divertentissimo film francese che distrugge il mito della borghesia radical chic. Forse e’ per questo che e’ semisconosciuto?

 

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La Crisi! inizia come continua: una raffica di parole, di scene assurde, di colpi durissimi che colpiscono allo stomaco senza lasciare allo spettatore la possibilita’ di respirare. Sembra, paradossalmente, di assistere alla scena dello sbarco in Normandia in Salvate il Soldato Ryan: si e’ inchiodati alla poltrona, assaltati dal flusso continuo di situazioni che si sussegono senza sosta.
Lo stile da mitragliatrice che ci accompagna per una buona meta’ del film si interrompe quando il protagonista esce dalla sua cerchia intellettuale e si mette a confronto con i veri valori della vita, aiutato dall’unico personaggio quasi positivo di tutto il film, un esponente di quella classe povera tanto schifata dai radical chic perche’ reagisce alle cose reali.

 




 

La Crisi! mette in piazza tutte le malefatte dei borghesi di sinistra di oggi: l’egocentrismo, l’ideologia priva di contatto con la realta’, il dover mostrarsi, la promiscuita’, l’ipocrisia di predicare in un modo e razzolare in un altro; ma certo non le manda a dire all’intera societa’, con la cancellazione del lato umano nei rapporti di lavoro, l’arrivismo, l’ignoranza politica, una sorta di razzismo che vale solo per lo straniero che non si conosce direttamente, il parassitismo nei confronti del prossimo e dello stato.

 

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Ma la cosa clamorosa di La Crisi! e’ che sembra uscito oggi nelle sale, quando invece ha vent’anni e definirlo profetico e’ riduttivo. La regista e sceneggiatrice Coline Serrau (Tre Uomini e Una Culla, Il Pianeta Verde) aveva visto lunghissimo e nel suo probabilmente miglior film ha centrato come si sarebbe sviluppata la societa’ occidentale negli anni successivi.
Col suo stile particolare, la regista ci delizia con scenette e battute oltre il grottesco; si ride tantissimo durante il film, anche se nella seconda parte l’aspetto piu’ instrospettivo si fa piu’ forte e ci sono meno occasioni per gag esplosive e situazioni oltre il grottesco.

La recitazione e’ ottima da parte di tutto il cast, fra cui ricordiamo il protagonista Vincent Lindon (L’Odio, Il Pianeta Verde, La Legge del Mercato) e il curiosissimo Patrick Timsit (Il Pianeta Verde, Il Rompiballe) che interpreta una macchietta fantasticamente assurda.

Il film e’ clamoroso, assolutamente da vedere e da tenere nel cuore. E’ un peccato che Coline Serrau non abbia realizzato molti altre pellicole di spicco.

 

La Crisi!, 1992
Voto: 9
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