Il Tuttofare: la recensione

Il Tuttofare è una divertente commedia italiana poco nota, inaspettatamente divertente e dal ritmo molto sostenuto.

 

 

Il cinema italiano da troppi decenni soffre di un calo qualitativo dovuto al sistema, più politico che meritocratico, che gestisce l’ambiente delle produzioni per il grande schermo. In questa situazione, è lecito non aspettarsi nulla o quasi dalla maggior parte delle pellicole nostrane in uscita, che infatti spesso finiscono nel dimenticatoio. Il Tuttofare è una di quelle commediole alle quali non daresti un soldo di credito e che invece stupisce e diverte. La trama è piuttosto semplice: un neolaureato molto preparato trova un posto da stagista presso un famoso avvocato che lo sfrutta e lo schiavizza grazie al miraggio di un’assunzione definitiva.

 

 

Se la trama è semplice, geniale è la sceneggiatura; anche se non fa uso di chissà quali trovate da premio Oscar, i colpi di scena sono costanti ed il ritmo del film si fa mano mano sempre più sostenuto, con situazioni paradossali che, anche quando finiscono al di là della linea del credibile, sono palesemente delle esagerazioni funzionali a creare i presupposti per far ridere – e quindi sono decisamente accettabili.

 

 

Il ruolo del protagonista viene affidato ad un sorprendente Guglielmo Poggi, il bugiardo ed inaffidabile studentello già visto in Smetto Quando Voglio; se nel film con Edoardo Leo la sua recitazione appariva un po’ acerba e forzata, qui lo stesso stile funziona alla meraviglia e consente al suo personaggio di assumere i toni più adatti ad una commedia di questo tipo.
Nel ruolo del coprotagonista troviamo un magistrale Sergio Castellitto (Il Grande Cocomero, Caterina Va In Città, Non Ti Muovere e tantissime serie tv), bravissimo a rappresentare un avvocato perfido e traffichino oltre l’immaginabile. Sono proprio le azioni senza ritegno di Castellitto a permettere al film di svilupparsi e a Guglielmo Poggi di dare il meglio di sé.
Buoni i comprimari, a partire da Elena Sofia Ricci, tutti capaci di arricchire il film con recitazioni sicuramente adatte all’altezza.

 

 

Se il film gira bene è anche merito di Valerio Attanasio, sceneggiatore del già citato Smetto Quando Voglio e qui presente nella doppia veste di sceneggiatore e regista. Dietro la macchina da presa Attanasio compie un lavoro sicuramente valido, tanto da chiedersi come mai dopo Il Tuttofare non abbia più avuto occasioni per mostrare il suo talento.

Il Tuttofare è una commedia leggera, divertentissima e che, anche se non propone nulla di rivoluzionario o scenette che passeranno alla storia, è un film piacevolissimo ed assolutamente consigliato.

 

Il Tuttofare, 2018
Voto: 8
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