Syrak è un boardgame digitale in early access che vuole accendere l’attenzione su Siria e Iraq utilizzando uno stile di gioco da boardgame.
Quando si gioca ad un gioco da tavolo, il computer aiuta enormemente nel gestire tabelloni, fare calcoli e tener traccia degli aggiornamenti dei risultati. Non è un caso che ormai il panorama di wargames e boardgames su PC sia piuttosto ricco e variegato.
Syrak è un boardgame appena rilasciato in early access che ci porta sul fronte mediorientale, proponendo nello specifico una riproduzione ad alto livello degli eventi tragici accaduti nell’ultima decina d’anni. I due schieramenti in campo sono entità piuttosto astratte, ma c’è un forte riferimento alle bande ed agli eserciti regolari che in Siria ed Iraq hanno trovato e trovano tutt’ora patria o rifugio.
Il gioco utilizza un approccio che può ricordare a grandi linee quello di Twilight Struggle o del gioco da tavolo de Il Trono Di Spade, ma non è facilissimo fare proprio il regolamento in questa fase per via di un manualetto che non dà una visione d’insieme (ma SAA Game Studio cerca di controbilanciare con dei video dedicati sul suo canale Youtube).
Forse sarebbe stato il caso di rifinire questo aspetto prima di metter in vendita Syrak, ma sono errori comprensibili; ci troviamo di fronte ad un altro titolo realizzato da un solo sviluppatore che vuole raccontare la sua storia e che per sua stessa ammissione non si era mai trovato a creare un gioco, che si trattasse di codice o di design. Il suo scopo è di realizzare un titolo “educativo”, e questo giustifica anche il prezzo molto basso a cui Syrak è stato messo in vendita.
Nella vita di tutti i giorni, lo sviluppatore è un giornalista appassionato di giochi da tavolo che, ci dice, era stanco di vedere i media rilasciare le notizie in modo distorto e bugiardo, e per questo ha voluto creare il suo gioco. Ci specifica che si riferisce alla stampa di entrambe le parti, occidentale e mediorientale-russa. Al tempo stesso non si può non notare una certa retorica a favore dei combattenti locali nella descrizione delle carte ed in un approccio (da un certo punto di vista abbastanza comprensibile) che vuole quasi contrapporsi alla retorica ed agli standard occidentali: ci cita giochi come Call Of Duty o documentari come White Helmets come esempi di prodotti d’intrattenimento che possono essere usati come propaganda.
Non si può negare che la posizione di SAA Game Studio sia sicuramente scomoda dal punto di vista occidentale ma probabilmente trova terra fertile in culture più lontane dalla nostra e che hanno vissuto in prima linea il conflitto.
A prescindere dalle ragioni dietro la realizzazione del gioco, speriamo di vedere Syrak presto rifinito e completato anche nel tutorial per poterlo valutare esclusivamente come videogioco.