Lupin III – Prima Serie: la recensione

Il Lupin più “antico” è sicuramente il più verace. La regia è stata curata da due mostri sacri come Hayao Miyazaki e Isao Takahata.

 

Chi è Arsenio Lupin III?

Lupin III è un personaggio leggendario dei manga e dell’animazione giapponese. Creato dalla penna di Monkey Punch nei lontani anni ’60, ha saputo dimostrare una longevità pressoché ineguagliabile nel panorama del settore, dando vita ad una serie infinita di filiazioni: ben tre serie televisive, special tv, lungometraggi ed adattamenti nazionali. Storicamente inoltre, Lupin ha dimostrato, già nel 1971, la possibilità di utilizzare l’animazione per un pubblico adulto, piuttosto che considerarla una forma espressiva limitata all’infanzia.

In effetti – principalmente nella prima serie tv, che più fedelmente riprende il personaggio cartaceo – Lupin III è, prima di tutto, un delinquente: un delinquente celebre, ricercato dalle polizie di mezzo mondo, ma sempre ladro e (qualche volta) assassino per necessità difensive. Maestro del travestimento, della fuga e dell’evasione, si lancia nelle imprese più spettacolari accompagnato dai suoi seguaci, Daisuke Jiigen, il killer della 357 magnum, e Goemon Ishikawa, padrone dell’arte giapponese dell’assassinio e maniaco tradizionalista. A complemento di questo trio di pendagli da forca stanno l’eterno sconfitto, Ispettore Zenigata, da sempre sulle tracce di Lupin, e Fujiko Mine, procace avventuriera senza scrupoli, sempre pronta al tradimento ed all’inganno.

 

 

Delle tre serie tv la prima si caratterizza per molti pregi, almeno per l’appassionato. Innanzitutto il Lupin più “antico” è sicuramente il più verace e meno edulcorato, rispetto ai toni più duri del fumetto; secondariamente la regia degli episodi è stata curata, fra gli altri, da due mostri sacri come Hayao Miyazaki (vedi Nausicaa) e Isao Takahata. Infine, Lupin ha la giacca verde, e non quella rossa della seconda serie o quella rosa (ridicola) della terza.

 

Il dvd.

Oggi, dopo molti ritardi, più che giustificati dal lavoro svolto, Yamato Video ci ripresenta questa pietra miliare dell’animazione in Dvd, dotandola addirittura di una colonna sonora remixata in 6 canali dall’originale mono e portata in Dolby Digital.

Inoltre è stato mantenuto il doppiaggio originale, inclusa la sigla con la mitica Planet Ho (che con Lupin non c’entrava nulla, ma che in tutti i nostri ricordi è LA sigla di Lupin III).

Il formato video è per forza di cose in 4:3 e la compressione MPEG2 più che buona. Non si deve infatti trascurare che il master video ha circa vent’anni (per l’edizione italiana) e che, nonostante la qualità sia migliorabile, pur crescendo di puntata in puntata, i difetti visibili, soprattutto in termini cromatici, sono imputabili all’età venerabile degli originali, non all’ottimo lavoro di realizzazione del video digitale.

 

 

Un giudizio finale

Un plauso alla Yamato per il lavoro svolto per “aggiornare” la serie al supporto digitale: l’audio ricostruito in 5.1, i contributi speciali e la grafica dei menu sono di ottimo livello. Inoltre tutto il processo di adattamento si è svolto nel rigoroso rispetto dell’originale e, quindi, anche del nostro amarcord.

Certo il prezzo di 49.900 lire non è poco, ma occorre considerare il costo sostenuto da una piccola società come l’editore milanese e la qualità del lavoro svolto, nonché il cuore degli appassionati che non potranno non rimanere affascinati da questa riedizione delle avventure del ladro gentiluomo.

 

Lupin III – Prima Serie, 1967-1969
Voto: 8
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