Full Monty – La Serie: la recensione

L’evidente tentativo di guadagnare sul nostalgico ricordo di un film di oltre venticinque anni si sarà rivelato effettivamente vincente?

 

 

Gli scapestrati disoccupati di Sheffield tornano in azione dopo ben ventisei anni; come sono cambiate le loro vite? Sapranno sorprenderci con delle nuove trovate geniali, oppure ci aspetterà una debacle di proporzioni mastodontiche?
La prima vera domanda da porci però credo sia un’altra: c’era davvero il bisogno di fare un seguito di un film di questo genere?

Sembra sempre più evidente che il mondo dell’intrattenimento non ha più idee valide e questo si ripercuote sulle nuove produzioni a tal punto da scavare nel passato per tirare fuori qualcosa di presentabile. Full Monty – La Serie nasce proprio con l’intento di attrarre i nostalgici del film riunendo il cast originale e raccontando una nuova storia ambientata ai giorni nostri.

Ventisei anni dopo il famoso spogliarello, le vite di Gaz, Dave, Guy, Cavallo, Lomper e Gerald sono come rimaste congelate nel tempo. La cittadina di Sheffield versa in uno stato di degrado importante e i sei uomini affrontano la vita tra difficoltà economiche e sentimentali. Gaz continua a barcamenarsi per arrivare a fine mese e di tanto in tanto ha un’idea geniale che però finisce sempre per esplodergli in mano. Il personaggio nuovo della serie è la figlia di Gaz; la giovane ragazza di nome Destiny è un’adolescente difficile e dal carattere fumantino che rischia di mettere a rischio il proprio futuro.

 

 

Provare a raccontare la vita dei sei protagonisti un quarto di secolo dopo il successo del film è un’arma a doppio taglio. Come detto, i nostalgici del prodotto cinematografico avranno sicuramente dato una sbirciata alla serie; quanti di loro però saranno rimasti soddisfatti? Effettivamente, chi l’ha vista si è reso conto che ci sono ancora delle braci accese a sostegno di quella pungente comicità nata dal disagio sociale; purtroppo sono braci morenti che non riescono a divampare ed invece appesantiscono la visione del prodotto e straziano il ricordo del film.

Gaz, interpretato da Robert Carlyle (Riff Raff e Trainspotting), continua a vivere la sua vita di espedienti e le sue pazzie sono il carburante che fa andare avanti la baracca. L’aggiunta di una figlia con ottime abilità musicali, ma con un carattere non facile da gestire, rende la vita di Gaz più interessante. Lo scontro generazionale tra padre e figlia è una nuova tematica e dà una parvenza di freschezza alla serie. Purtroppo le storie collegate al resto del cast sono abbastanza pesanti o troppo assurde da poter passare per reali.

 

 

Quindi Full Monty – La Serie, che doveva essere un bell’omaggio all’omonimo film, zoppica vistosamente tanto che ci troviamo ad assistere a degli episodi dal ritmo e dal contenuto totalmente dissonante. La storia che vede protagonista Cavallo è letteralmente agghiacciante, mentre Lomper si ritrova coinvolto in un’avventura curiosamente leggera e particolarmente demenziale. Le storie non s’intrecciano tra loro creando una buona rete narrativa, ma sembrano invece cani sciolti che si ritrovano a passare nello stesso luogo in tempi diversi.

Il film di Full Monty provava a descrivere la crisi della società britannica, proprio come prova a fare la nuova serie, ma la differenza è che un quarto di secolo fa il film osava unire, con una certa audacia, dramma, profondità e risate, cosa che invece nella serie manca quasi del tutto. Gli sceneggiatori non ci provano nemmeno a realizzare qualcosa che possa scuotere lo spettatore ed il risultato è che la serie è a tratti pesante e noiosa. Si salvano: le assurde idee di Gaz, il suo rapporto con Destiny e la demenziale storia del piccione di Lomper (ma solo perché è troppo assurda per non riderci sopra); per il resto c’è davvero poco. Full Monty – La Serie sembra essere autoconclusiva, quindi speriamo di non dover assistere ad una seconda stagione di questo mal riuscito sequel.

 

Full Monty – La Serie, 2023
Voto: 4.5
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