Ottimi spunti lasciati in sospeso che rischiano di non vedere mai una degna conclusione. La serie è a rischio, ma non per causa sua!
Il viaggio di Taylor e Hayley Travis continua in compagnia della loro nuova amica Mei e dello stranissimo ragazzino che è stato ribattezzato Boy. La prima stagione è stata un discreto antipasto di sette episodi che ha stuzzicato la mia fantasia; la seconda stagione, di altrettanti episodi, sarà riuscita a soddisfare il mio appetito di mecha e kaiju? Devo ammettere che la storia ha preso una parabola talmente inaspettata che non è facile da digerire.
Se non avete visto il finale della precedente stagione vi consiglio di fermarvi qui, perché le riflessioni che seguono sono basate proprio su quello che è successo in quel momento e rischiate lo spoiler (potete tornare a leggere dopo l’immagine dell’incappucciato). Siete ancora qui? Bene allora proseguiamo!
Era palese che Boy fosse un esperimento e che la sua capacità di richiamare a sé quel gigantesco incrocio tra kaiju e mecha fossero trame tutte da scoprire e sviluppare; quello che invece non mi sarei mai aspettato è la trasformazione mostruosa di Boy. Una sorpresa nella sorpresa che ha messo tanta benzina sul fuoco; purtroppo, quello che è stato realizzato, mi ha lasciato davvero con l’amaro in bocca.
In un primo momento avevo sperato di poter vedere gli omini verdi creatori dei kaiju, o una loro diretta emanazione fatta apposta per sopravvivere sulla terra; purtroppo quello che ci viene proposto è una setta di fanatiche religiose. Ora, non vorrei essere cattivo, ma quando tutto nasce da mecha giganteschi in lotta disperata con i titanici kaiju, perché bisogna per forza cambiare direzione così radicalmente? C’è già il bellissimo spunto di una terra ormai abbandonata dove sono stati fatti esperimenti per ibridare mecha e kaiju, quindi perché proporre fanatismo religioso? Mi sembra quasi di essere stato invitato a mangiare carne in una braceria ed invece mi ritrovo a sfilettare una spigola; non che il pesce non sia buono, sia chiaro, ma mi aspettavo la ciccia!
Dopo l’iniziale delusione culinaria, ho comunque continuato a vedere la serie che mi ha lasciato con molte domande su questa fantomatica sorellanza di fanatiche kaiju. Da dove nascono? Cosa vogliono? Perché sono solo donne? L’unica cosa ben chiara è che questo gruppo ha riconosciuto in Boy il messia dei kaiju; quasi tutta la seconda stagione vede i nostri protagonisti in fuga o alle prese con questa strana e misteriosa setta.
L’animazione, i disegni e la computer grafica sono rimasti costanti rispetto alla prima stagione, e questo non è per niente scontato sapendo che molte produzioni hanno avuto difficolta e rinvii a causa della pandemia. C’è quindi da elogiare sia lo studio di animazione giapponese Polygon Pictures che lo studio cinematografico americano Legendary Television per aver mantenuto la qualità e rispettato i tempi di consegna.
Pochi veri scontri tra mecha e kaiju, poche vere rivelazioni sulla zona oscura e su quello che realmente sta avvenendo in Australia. Insomma mi aspettavo di banchettare felicemente con una trama che invece mi ha rifilato una lunga fuga e poco altro. Sinceramente sono un po’ deluso di come è stata gestita questa seconda stagione, ma potenzialmente la serie ha tutte le carte in tavola per regalarci altre interessanti sorprese; purtroppo nasce un problema non da poco: il viaggio di Taylor e Hayley Travis si può anche definire concluso con il finale di questa stagione. I due protagonisti principali hanno concluso le loro trame aperte ed il loro viaggio, non hanno altri obiettivi primari e sicuramente, se la storia fosse davvero reale, gli adulti non lascerebbero mai la gestione di importanti questioni a due ragazzini cresciuti nel nulla.
Netflix ha ordinato due stagioni ed è probabile che non sia intenzionata a foraggiarne ulteriormente una terza soprattutto visti i recenti sviluppi con la perdita di abbonati. Questo potrebbe lasciare la serie in sospeso per un bel pezzo o addirittura arrivare a cancellare del tutto il progetto. Una scelta del genere sarebbe davvero un grave errore perché potenzialmente Pacific Rim – La Zona Oscura può ancora dare molti ottimi spunti.