Promised Land: la recensione

La fratturazione idraulica, o fracking, e’ una tecnica invasiva, relativamente recente, di estrazione di gas naturale. Le sue ricadute sulle falde acquifere e sull’inquinamento del territorio sono fortemente impattanti, e Promised Land ha il merito di parlare di questa nefasta pratica industriale.

 

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Matt Damon interpreta un rampante ed arrivista venditore di una compagnia petrolifera che tenta di acquisire i diritti di un’area agricola sotto i cui terreni si e’ scoperto essere presente una sacca di gas. I suoi modi subdoli e sporchi verranno messi in crisi da un attivista che tentera’ di sensibilizzare la popolazione sui rischi per la salute e l’avvelenamento del terreno derivato dall’estrazione dello shale gas.

Diciamolo subito: il film sotto alcuni aspetti e’ un po’ debole. La trama, sebbene parta con interessanti spunti e i colpi di scena non siano del tutto assenti, subisce la presenza di qualche stereotipo di troppo e di una cattiveria e di una grinta che avrebbero decisamente arricchito la pellicola; ci sono momenti deludenti perche’ troppo prevedibili, e il momento topico perde di mordente per il modo in cui viene proposto. E’ qui evidente l’inesperienza come sceneggiatore dello stesso Matt Damon, mentre la regia affidata a Gus Van Sant fa il suo compitino e nulla piu’.

 

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Eppure, nelle sue mancanze, questo Promised Land ha diverse frecce al suo arco, soprattutto quella di mostrare su quali leve le grandi corporation fanno leva sui piccoli agricoltori in difficolta’, sul mostrare il lato umano di chi sceglie o si vede costretto a scegliere di lasciar sfruttare i propri terreni. C’e’ poi la sensibilizzazione sul danno ecologico in se; davvero impattante (come si vede anche da una puntata del nostrano Report, che consiglio vivamente di vedere). Qui non c’e’ il solito polpettone ritrito degli estremisti dell’ambiente; si affronta il problema con maturita’ e buon senso.

In soldoni, Promised Land non e’ una di quelle pellicole che vi faranno gridare al miracolo, ma che consiglio comunque per le tematiche che affronta.

 

Promised Land, 2012
Pro:
– Tematica ambientale trattata con intelligenza
– Film indipendente che bada alla sostanza piu’ che alla forma
Contro:
– Alcune cadute nella trama, talvolta scontata
– Non ci sono gli zombi (ancora)
Voto: 6.5
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