Schweinebammel: la recensione

Questo prodotto è praticamente una variante tedesca del gioco di carte Uno e risulta onestamente più cervellotica, ma non migliore rispetto all’originale.

 

 

A quanto pare il vecchio gioco Uno è troppo semplice per i tedeschi, così si sono inventati qualcosa di leggermente diverso per creare un po’ più di casino e confusione. Schweinebammel, che hanno tradotto in italiano come I Maiali Nel Letamaio, è un gioco che si ambienta in un bel porcile. Forse questa è l’unica vera cosa divertente del gioco, per il resto siamo al cospetto di un prodotto un po’ più cervellotico del gioco americano.

La confezione è compatta e contiene un mazzo di carte ed un regolamento. Ho comprato questo gioco diversi anni fa e la scatola regge ancora molto bene, segno che perlomeno la componentistica è di qualità. Il regolamento è piccolino, conta ben trentuno pagine, ma state tranquilli, è un regolamento scritto in cinque lingue, quindi tutto si riduce a sei paginette da leggere. Il mazzo di carte è di buona qualità ed ha il retro molto divertente con una bella faccia di un maiale rosa che ti guarda di traverso.

Il gioco è pensato da due a sei giocatori con un età superiore a sei anni. Schweinebammel si apparecchia velocemente: basta distribuire sette carte coperte ad ogni giocatore, mettere il resto del mazzo al centro del tavolo e rivelare la prima carta proprio come si fa per il gioco Uno. Ora si stabilisce chi è il più “maialino” al tavolo e la partita può iniziare da quel giocatore; o più semplicemente si sceglie un giocatore che dia il via alla partita.

 

 

Nel mazzo ci sono carte maialino con valori da uno a dieci e carte speciali. Il giocatore di turno può giocare una carta di pari valore all’ultima presente nella pila delle carte giocate, oppure giocare due carte la cui somma o la cui sottrazione diano il valore richiesto. Questa è la prima variante al gioco Uno; le somme e le sottrazioni sono un’ottima soluzione per non rimanere incagliati in un punto per troppo tempo. Come per il gioco americano, se non puoi giocare carte, devi pescare dal mazzo. Esistono le carte speciali giocabili in qualsiasi momento, ma devono essere posizionate accanto alla pila degli scarti fino a che non vengono risolte.

Tra le carte speciali c’è “Ruggero il contadino” che costringe il giocatore successivo a giocare una carta maiale dello stesso valore dell’ultima carta giocata. C’è anche “Il terribile maiale Hector” che costringe a pescare molte carte, addirittura fino a 10, se il giocatore bersaglio è molto sfortunato. C’è “Il Maialino Jolly” che può valere un qualsiasi numero. Regola vuole che se si hanno una o due carte in mano, bisogna grugnire come un maiale un numero di volte pari al numero di carte che si possiede, altrimenti si pesca immediatamente una carta; questo è evidentemente ripreso dal famoso gioco in parte scopiazzato.

Ed infine c’è il tremendo letamaio, una carta molto fastidiosa da tenere in mano perché, oltre al fatto che puzza, alla fine della partita conta un bel po’ di punti negativi. Il letamaio si può scartare insieme ad una carta maiale che ha precisamente il valore dell’ultima carta giocata, ma a volte conviene invece tenersi i letamai. Se sei coraggioso ed hai il naso che non funziona bene, puoi provare a collezionare tutti e tre i letamai che alla fine della mano valgono un piccolo patrimonio di trenta punti positivi.

 

 

Schweinebammel si svolge su quattro mani. Il primo giocatore che finisce le carte ottiene zero punti; tutti gli altri perdono tanti punti quanta è la somma delle carte maiale che ha in mano. Ogni carta speciale non giocata vale meno dieci punti ed il letamaio addirittura quindici. Come detto prima, se collezioni tre letamai guadagni trenta punti, ma non è particolarmente facile raggiungere quell’obiettivo. Alla fine delle quattro mani vince chi ha meno punti di penalità. In pratica è un gioco a chi perde di meno.

È carino il concetto di fare più mani per stabilire chi vince, ma può allungare molto il tempo della partita e dopo un po’ stufare. È carino anche il concetto di utilizzare addizioni e sottrazioni per giocare carte. Meno carino è il dover creare due mazzetti per ricordarsi gli ultimi effetti delle carte speciali giocate. Sicuramente avrei tralasciato i grugniti, ma ho trovato interessante il gioco del letamaio che dà comunque l’opportunità di limare i distacchi anche non chiudendo la mano. Per il resto è un onestissima variante di Uno, ma solo un po’ più cervellotica.

 

Schweinebammel, 2009
Voto: 6
Per condividere questo articolo: