Level Up With The Gods è un fantasy che mira a far superare le solite numerose prove; purtroppo in quest’opera qualcosa non convince pienamente.
Morire e tornare indietro nel tempo così da ottenere una seconda possibilità è probabilmente una delle tematiche più abusate nel panorama dei manhwa o fumetti coreani. Ci sono opere come Solo Leveling che hanno avuto ampio successo e sono arrivate ad essere pubblicate anche in Italia; purtroppo tante altre si sono perse in un mare di proposte che non sono riuscite ad emergere. Come si collocherà Level Up With The Gods all’interno di questa vasta platea di concorrenti?
Kim YuWon si è allenato, ha combattuto, è diventato più veloce e più forte di chiunque in quella stramaledetta torre, ma purtroppo ha perso la battaglia decisiva. Negli ultimi attimi di vita il nostro protagonista ricorda i suoi compagni e sprofonda in una disperazione senza precedenti. Solo l’estremo intervento dell’unico dio capace di manipolare il tempo riesce a salvare la situazione e rimandare il suo alleato nel passato.
Il giovane coreano ha così l’opportunità di poter scalare nuovamente la torre, ma questa volta è preparato a farlo con tutte le informazioni che ha appreso dai suoi compagni. Non sarà comunque uno scherzo, perché le prove che lo attendono sono estremamente rischiose tanto da metterlo costantemente in bilico tra la vita e la morte.
Le prime impressioni su questa trama non sono particolarmente lusinghiere. Lo spunto iniziale è molto abusato, ma non è quello il problema principale di Level Up With The Gods: il fatto che Kim YuWon sappia sempre cosa deve fare non aiuta a rendere interessante una storia che già di per sé non è particolarmente avvincente; ma a dirla tutta non è neanche questo il maggior problema di questo lavoro. Probabilmente infatti l’inghippo sta nell’estrema serietà con cui Black Ajin, l’autore delle storie, veste i suoi personaggi e li rendere troppo ingessati, e forse anche noiosi.
Assistere all’ascesa del protagonista, vivere i battibecchi tra i vari personaggi primari e seguire gli avvincenti combattimenti non basta a creare quella reazione chimica perfetta per coinvolgere i lettori. A mio avviso ci vogliono sicuramente sia una parte comica che una emotivamente coinvolgente per rendere tutto molto più efficace, ma purtroppo questi due aspetti sono attualmente mancanti o sono estremamente marginali.
In compenso Oh Hyun, l’artista che realizza le tavole, ha buone capacità anche senza realizzare uno stile particolarmente riconoscibile. Alcune tavole presentano una cura nei dettagli molto importante; purtroppo questi ottimi spunti sono vanificati dal frequente utilizzo di sfondi nebulosi o poco caratterizzati. Umani, umanoidi e mostri sono disegnati anatomicamente molto bene, ma si nota una tendenza a tralasciare il dettaglio degli occhi che sembrano essere uno dei punti deboli del disegnatore.
Dopo oltre venti capitoli letti posso quindi tranquillamente affermare che Level Up With The Gods si colloca attualmente in quel vasto mare di opere mediocri che non riescono ad esaltare le aspettative del lettore. L’opera è ancora inedita in Italia, ma probabilmente rimarrà tale a meno di improbabili svolte. Come dico spesso, c’è sempre la possibilità di migliorare, ed in questo caso basta introdurre pochi fattori per salire velocemente a livelli interessanti.