Il publisher inglese compie un atto di amore verso uno dei titoli più iconici degli anni ’90 proponendone una versione aggiornata.
Per i publishers, uno dei terreni più difficili su cui dare battaglia è quello delle rivisitazioni in chiave odierna di titoli che hanno fatto la storia dei videogiochi. In molti ci hanno provato, ma pochi sono gli esempi di successo; lo stesso XCom Enemy Unknown, lodato da molti per la sua atmosfera, è in realtà qualcosa che non rende affatto omaggio a quell’Ufo: Enemy Unknown uscito nel 1994 e che ha cambiato radicalmente il modo di intendere i giochi tattici a turni.
Slitherine ha adottato una strategia diversa con il remake di Master Of Magic, uscito inzialmente anch’esso nel 1994. Invece di provare ad innovare la formula, il nuovo Master Of Magic è una trasposizione quanto più fedele possibile dell’originale, dove solo alcuni aspetti dell’interfaccia e del mondo di gioco sono stati rivisti.
Il nuovo Master Of Magic si avvale di una grafica aggiornata e di una interfaccia più usabile, anche se ancora perfettibile, ed ha indubbiamente un aspetto gradevole per i giocatori dei giorni nostri. Dal punto di vista del gameplay, Master Of Magic ha aiutato a sviluppare il design tipico dei 4x di stampo fantasy: quindi oltre alla classica esplorazione e ricerca dei giochi alla Civilization, si uniscono i canonici stilemi della mitologia fantastica: ci sono gli orchi, gli elfi, le magie, la necessità di far propri i nodi magici presenti in mappa e così via. Da questo punto di vista, è indubbio come tantissimi dei migliori giochi di questo tipo usciti fino a oggi (Age Of Wonders e Warlock – Master Of The Arcane giusto per citarne un paio) abbiano attinto a piene mani da Master Of Magic.
Essendo una fedele riproduzione dell’originale, Master Of Magic propone dinamiche forse un filo meno profonde rispetto alla concorrenza più recente, ma questo non è necessarimente un male; anzi, nel caso di giocatori che vogliano avvicinarsi al genere, Master Of Magic è sicuramente interessante opzione visto che riuscire a capire come gestire il proprio impero è piuttosto immediato e più semplice rispetto ad altri titoli.
Una delle caratteristiche principali di Master Of Magic è che il livello di sfida non è almeno inizialmente basso come avviene ormai in tutti i titoli: sebbene siano presenti opzioni per rendere più o meno facile la partita, anche ai livelli più approcciabili non è consigliabile (come invece succede nei 4x più recenti) costruire qualche unità e attaccare a testa bassa i primi insediamenti che incontriamo, pena la disfatta del nostro esercito; siamo infatti in impero che sta nascendo, e gli insediamenti già presenti in mappa sono occupati da unità spesso più forti, più resistenti e più numerose delle nostre. Al tempo stesso è impossibile puntare immediatamente sulla realizzazione di armate poderose visto il loro costo di mantenimento; prima di poter attuare una strategia di conquista è quindi fondamentale ampliare le nostre risorse fondando nuovi insediamenti e sviluppandoli nel tempo, consentendoci di realizzare unità potenti e solo poi iniziare a pensare a come attaccare i nemici.
Questo stile di gioco prevede un ritmo decisamente più lento rispetto ad altri giochi simili, quindi chi si avvicina a Master Of Magic sia preparato. Forse, in tal senso, certe piccole migliorie relative all’interfaccia sarebbero funzionali a rendere la partita più fluida: per esempio la velocizzazione delle animazioni, o il passaggio automatico ad un’altra unità una volta eseguito l’ordine o ancora il poter comandare un’altra unità mentre la prima si sta ancora muovendo; lo stesso pannello cittadino con la coda di produzione poteva essere reso più snello.
Lavorare su questi aspetti aiuterebbe senz’altro a velocizzare quei turni durante i quali succede poco o nulla e ridurrebbe i tempi morti.
La filosofia seguita da Slitherine è chiara, quella di omaggiare un classico riproponendone direttamente le caratteristiche originali, e questo comporta pro e contro. Se i giocatori in cerca di gestionali complessi potrebbero trovare questo remake “leggerino” e al tempo stesso lento sotto alcuni aspetti, è pur vero che il gioco è adattissimo a chi invece cerca esperienze più semplici ma non necessariamente facili. Il remake di Master Of Magic, oltre a piacere a chi ha adorato il titolo originale, è una interessante opzione per chi voglia avvicinarsi ai 4x senza ricevere traumi legati alla mole di cose da gestire e informazioni da digerire.