Quando uno più uno fa tre è sempre un buon segno e la “doppia” isola di The Wilds dà proprio questo risultato.
La seconda stagione di questa serie tv drammatica sul naufragio (non solo fisico) apre le porte all’ingresso dei maschietti e lavora tutta sul confronto di dinamiche delle due comunità. Meglio una gestione uterina o una all’impronta del testosterone? Sempre in onda su Prime Video, il titolo vi offrirà la risposta solo all’ultima puntata (e ci mancherebbe), ma nel mentre non c’è da rompersi le scatole. Non poco, considerata la noia astrale dell’Isola dei Famosi su Mediaset e la zoppicante prima stagione.
Ovviamente continua la narrazione delle tormentate disavventure di queste debosciate adolescenti bloccate su un’isola deserta dove non sono finite per caso, ma segretamente deportate per essere studiate in un complesso (e improbabile) esperimento sociale. Come si intuiva alla fine della first season, però, al vaglio degli scienzati ora ci sono anche virgulti maschiacci variopinti col più classico mischione che va dallo scimmione Alfa, bello ma idiota, al gay sensibile alla lotta di genere, passando per lo strano che ti caghi sotto ad incontrare per strada di notte.
Il teen-drama tocca molti temi classici del sotto-genere e questo è l’unico neo vero. A volte è stucchevole seguire gli amorini saffici o le scazzottate virili dei ragazzacci perché taglia fuori un pubblico più adulto che di queste dinamiche non ne può più. Il tutto è salvato (e forse qualcosa in più), però, da una regia ottima e dalla bravura media degli attori che, sporchi e bruciacchiati, devono fare a meno dell’avvenenza e dimostrare di saper recitare davvero. La trama si segue sempre bene e il montaggio è quasi cronometrato: appena pensi “ok, mò pure basta”, si passa all’altra isola in un sapiente (e paraculo) ping-pong narrativo.
Questo, e non solo, alza il voto finale di The Wilds 2 rispetto alla prima stagione. Qua i pericoli si avvertono davvero e il selvatico di un’avventura così estrema esce fuori. Vi ricordate la totale assenza di animali feroci fino ad un certo colpo di scena? Adesso hanno deciso di puntare maggiormente sul realistico inserendo da subito un simpatico giaguaro pronto a spolparsi i ragazzetti dell’accampamento. Ci voleva tanto?
Consapevoli che si tratta di un “Lost ma non posso”, almeno potrete godere di qualche ora lontano dal traffico della città o dallo stress del lavoro. Chi ha voglia di condire questa evasione con un pizzico di erotismo, però, resterà deluso. Zero tette e culi e pochi addominali in mostra (a seconda dei gusti) per un titolo che degli adolescenti non cita la (tempestosa) sessualità ma l’insopportabile quanto reale casino che gira nella testa e nel cuore in quella precisa età della vita.
Se vi piacciono le liane, la salsedine e i piedi (c’è un forum su quelli più belli del cast!), quest’uscita fa per voi. Magari in queste settimane dove, con minori rischi personali, in riva al mare ci state anche voi!