Le responsabilità di Draghi e Speranza dietro gli scontri sul Green Pass

Gli scontri di piazza accaduti lo scorso fine settimana a pochi giorni dall’implementazione dell’obbligo di Green Pass meritano un’analisi più dettagliata.

 

 

Quanto accaduto nel fine settimana è gravissimo. Alcune frange estremiste hanno usato come semplice pretesto la manifestazione no Green Pass per scontrarsi con la Polizia; si tratta per la maggior parte di persone riferibili a movimenti di estrema destra, come nel caso dell’assalto alla CGIL, ma paradossalmente al loro fianco, esattamente come qualche mese fa, sono stati identificati anche anarchici e appartenti a centri sociali di sinistra.
E per quanto ci riguarda, ribadiamo quanto detto più volte: i violenti devono stare in galera, e restarci.

 

Estremisti di destra occupano la CGIL

 

Ma quanto abbiamo visto in TV non si ferma al centinaio di violenti; anzi ha nascosto il vero punto della questione, visto che a Roma, Milano, Torino, Trieste e diverse altre piazze si sono raccolte decine di migliaia di persone per manifestare contro questa gestione del Green Pass, ed in milioni si rifiutano di vaccinarsi e di farsi carico di spese oggettivamente insostenibili. Nei mesi scorsi il ministro Lamorgese ha usato la mano pesante contro albergatori, ristoratori e lavoratori in genere che dimostravano pacificamente il loro dissenso e la loro esasperazione per la perdita del lavoro, mantenendo le distanze richieste e dopo aver implementato sul posto di lavoro tutte le misure sanitarie richieste dal governo. Le misure adottate dai governi Conte II e Draghi in materia di contenimento del Covid hanno colpito duro le piccole e medie imprese, il motore trainante dell’economia italiana; e le scelte assolutiste e ingiustificabili in merito al Green Pass stanno esasperando gli animi.

 

15 Aprile, istanti prima della carica contro inermi lavoratori

 

Come già detto in passato, si sta giocando una partita subdola e squallida: questo governo vuole surrettiziamente imporre la vaccinazione senza però promulgare un obbligo e quindi assumersi alcuna responsabilità in caso di problemi. Una manovra fra le più meschine e inqualificabili che si possano immaginare.

La tanto decantata Unione Europea su questo è stata chiara: non devono esserci discriminazioni fra cittadini vaccinati e non. Invece in Italia stiamo proprio attuando una discriminazione senza quartiere: i costi dell’obbligo di Green Pass non possono ricadere sulle tasche di persone che guadagnano 1000 euro al mese; la sospensione dal lavoro senza stipendio o addirittura l’autorizzazione al licenziamento per chi ne fosse sprovvisto è cosa folle, significa voler scientemente innescare una bomba sociale che non sappiamo dove possa arrivare.

 

Occhio alle sanzioni dell’obbligo di Green Pass del 15 Ottobre

 

Eppure la soluzione di buon senso sarebbe tanto semplice, con addirittura due opzioni: un obbligo alla vaccinazione, col quale si risolverebbe il problema del Green Pass (come avviene esclusivamente in Indonesia, Micronesia e Turkmenistan e come vorrebbe il segretario PD Letta), oppure fare come in tutto il resto del mondo dove i controlli si fanno in base alla situazione clinica, non sul fatto di essere vaccinati o meno (visto che anche i vaccinati possono contrarre la malattia ed essere contagiosi).

 

Esponenti di sinistra bruciano lo scorso sabato le effigie di Draghi a Torino

 

È pacifico: occorre mentenere alto il controllo sul Covid ed attuare le misure necessarie a tutelare la popolazione, eventualmente anche con decisioni impopolari, ma qui si sta sbagliando clamorosamente tutto.
A vedere le decisioni in merito a trasporti, scuola ed eventi pubblici sembra non essere più rilevante il fatto che qualcuno con sintomi possa contagiare gli altri (la quasi piena capienza di autobus e stadi è una follia, come i tre sintomatici necessari prima di mettere in quarantena una classe), ma che le persone siano vaccinate per abbassare il tasso di mortalità. E fin qui il ragionamento filerebbe pure, ma la meschina coercizione totalitaria a cui stiamo assistendo non ha alcuna ragione di esistere e non ha eguali nel mondo.

 

La manifestazione di Milano

 

Qualche mese fa ridevo a sentire certe persone parlare di “dittatura sanitaria”. Oggi ammetto che probabilmente avevo torto: quanto sta avvenendo in Italia va oltre ogni accettabile comportamento da parte di un governo che non può assolutamente nascondersi dietro uno stato di emergenza che si protrae da 20 mesi.

Draghi, Speranza ed il loro entourage sono chiamati ad assumersi la responsabilità di fare scelte chiare ed univoche. Questa situazione non è più tollerabile e deve finire.

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