Non pensavo che si potesse realizzare un film tanto fedele ad un fumetto, ma Watchmen è la dimostrazione che con la giusta volontà tutto è possibile.
Di Watchmen sulla Tana se ne e’ parlato a Giugno, quando abbiamo pubblicato la recensione del fumetto. Un capolavoro senza mezzi termini, una pietra miliare che fa da riferimento a tutta la narrativa legata ai supereroi. Il film, uscito ormai 10 anni fa, e’ una quasi perfetta trasposizione dell’opera cartacea e ne mantiene intatto lo spirito.
Non voglio dilungarmi molto sulla trama, che e’ la stessa del fumetto: ambientato nell’inverno 1985, Watchmen vede una serie di vigilanti in pensione cercare di capire cosa sta succedendo ai loro amici mentre la terribile ombra di un olocausto nucleare si fa sempre piu’ incombente sull’umanita’.
Il film e’ realizzato con una cura quasi maniacale, e si vede che il regista Zack Snyder (autore del remake di L’Alba dei Morti Viventi e del clamoroso 300) ci ha messo nel suo per ricostruire quasi specularmente le scene tratte dal fumetto. Alcuni passaggi sono identici al millesimo, e la resa e’ spettacolare. Anche sulla fotografia Snyder rende omaggio al fumetto usando le stesse tinte, con colori vivi ed efficaci nel sottolineare i vari passaggi della storia.
Purtroppo, come era facile immaginare, non tutto il fumetto e’ stato riportato nel film; la trama principale c’e’ tutta, anche se qualcosa e’ stato cambiato. Sicuramente mancano tutti quei dettagli che arricchiscono la storia passata dei supereroi, soprattutto di quelli della generazione precedente, e mancano le scene e le sottotrame secondarie che pero’ sono una componente importante nel fumetto e che lo rendono quel capolavoro che e’. Probabilmente non e’ stato ritenuto possibile mettere tutto nel calderone, visto che gia’ cosi’ il film dura quasi tre ore; e’ comunque un peccato perche’, almeno per chi conosce e ama il fumetto, qui la storia fila via un po’ troppo liscia e diretta, quasi fredda. Ad ogni modoe non si fa alcun taglio alla sequenza delle scene originali, e l’unica concessione fornisce un percorso parallelo altrettanto valido e robusto del quale pero’ non si capisce la necessita’.
Il cast fornisce una prova molto buona, pur essendo composto da attori di secondo piano che non ricordiamo per altre pellicole di rilievo: sugli altri spiccano Jackie Earle Haley (Che Botte se Incontri gli Orsi, L’Ultima Odissea), Patrick Wilson (Midway) e Billy Crudup, ma anche Malin Akerman (Lo Spaccacuori), Jeffrey Dean Morgan e Matthew Goode se la cavano bene. Truccati alla perfezione, sembra veramente che i personaggi del fumetto siano usciti dalla carta per passare alla pellicola.
Azzeccatissima la colonna sonora, piena di classici di Bob Dylan e di canzoni piu’ recenti piene di carica che rimarcano con forza gli eventi della vicenda.
Gli unici appunti che mi sento di fare al film sono l’uso non perfetto della computer graphics, oggettivamente necessaria per realizzare le scene disegnate nel fumetto, che alterna momenti di eccellenza ad altri di qualita’ sensibilmente inferiore (come nel caso della tigre Boubastis), e poi certe scene eccessive nel sottolineare la sensualita’ di Malin Akerman.
Watchmen e’ indubbiamente un ottimo film che nonostante le sue mancanze stupira’ i puristi per la fedelta’ nei confronti del fumetto originale e che piacera’ a chiunque altro per la sua ottima realizzazione, nonostante Moore si sia dissociato dalla produzione (mentre Gibson l’ha supportata).