L’adrenalinico titolo di Happy Volcano ci mette di fronte a coloratissime sfide cercando di parcheggiare una incontrollabile macchinina nel punto giusto.
Quando lo stress è alto ed il tempo è poco, occorre trovare un passatempo che non impegni il cervello e permetta di incanalare le energie in eccesso. You Suck At Parking è uno di quei giochi adattissimi in tal senso; colorato, veloce, non impegnativo e, nonostante la sua frenesia, rilassante.
Il gioco ha uno stile minimalista sia nella grafica che nei comandi che nel gameplay, ed il risultato è ottimo. Si tratta di affrontare una serie di livelli dove dovremo parcheggiare la nostra auto in punti predeterminati e non facilmente raggiungibili; avremo a disposizione un numero infinito di auto ma un tempo totale da non sforare, e oltretutto ogni auto ci è data a disposizione per un tempo limitato. Come se non bastasse, fermarsi completamente significa dover respawnare, e non esiste la retromarcia: insomma saremo sempre sulle spine!
Il fatto di essere costretti ad andare sempre avanti ed a velocità non moderate unito all’instabilità direzionale del nostro veicolo crea delle situazioni caotiche e molto divertenti. Gli spazi su cui muoversi sono spesso angusti, e ben presto ai classici burroni e ai salti si uniscono mine, barriere esplosive, calamite, teletrasporti e armamentari vari utilissimi a rendere vario e soprattutto difficile ogni livello.
Ogni livello ha diversi punti di parcheggio, e potremo sbloccare livelli aggiuntivi completandone a sufficienza. Inoltre ottenendo un livello perfetto, cioè senza perdere una sola auto ci consente di ottenere bonus aggiuntivi e nuovi livelli nascosti.
Anche se alcuni livelli sono parecchio difficili, You Suck At Parking non è quasi mai frustrante; solitamente bastano pochi di tentativi per superare un livello, almeno per poter andare oltre nella campagna. Storia diversa se vogliamo farlo in modo perfetto: la meticolosità deve essere totale, e i tentativi si sprecheranno. Di sicuro, occorre studiarsi il livello prima di affrontarlo.
Quello che sarebbe stato necessario era avere a colpo d’occhio la situazione dei livelli affrontati parzialmente e di quelli da affrontare; invece la scelta dei livelli da sfidare si compie muovendoci su una sorta di mappa strategica con la nostra macchinina, e per tornare a livelli precedentemente affrontati occorre muoversi su diverse isolette e ricordarsi dove tornare e in che modo… una cosa piuttosto scomoda.
Esiste anche una divertente componente multiplayer: ci affronteremo su livelli casuali e molto intricati con altri giocatori, tentando di completare più parcheggi possibile nel tempo concesso. La partita multiplayer dura più livelli, creando così un campionato vero e proprio (comunque breve, circa una decina di minuti) che premia la costanza e minimizza l’effetto sfortuna (magari in quel round avete fatto schifo, ma nel prossimo…). Il netcode sembra buono, e non abbiamo incontrato alcun problema di disconnessione o lag durante le nostre partite online.
Manca al momento la possibilità di creare una lobby privata o di creare un gruppo coi vostri amici, ma l’implementazione di questa funzione è prevista a breve. Altra cosa prevista è l’implementazione di un editor di livelli, cosa che permetterà alla comunità di creare una quantità infinita di nuovi scenari.
La grafica è sicuramente piacevole: colorata, allegra, semplice ed estremamente funzionale; nel nostro test non abbiamo riscontrato alcuna incongruenza o rallentamento, con una fluidità costante ed una resa complessiva molto buona.
La camera è fissa, e nei punti in cui il nostro veicolo è coperto dallo scenario entra in funzione una trasparenza che ci permette di vedere quello che succede senza alcun problema.
You Suck At Parking magari non è uno di quei titoli che passeranno alla storia, ma è un casual game d’azione ben riuscito. Ci sono numerosi livelli (oltre al già citatà annunciato editor), è immediatamente padroneggiabile e non ha una curva di apprendimento ripida; ma per diventare veramente competitivi occorre affrontarlo a fondo. La componente multiplayer consente di mantenere viva l’attenzione sfidandosi con sconosciuti in diretta competizione su mappe complesse.
Da notare che esiste uno store nel gioco, ma si possono comprare esclusivamente componenti estetiche; quindi nessuna componente pay to win. Curioso come non sia intuitivo utilizzare (o tentare di utilizzare) le customizzazioni sbloccate con l’esperienza; un minimo di chiarezza sarebbe stata necessaria.
Il gioco prevede anche diverse “stagioni”, come ultimamente sembra andare di moda; vedremo quali contenuti aggiuntivi verranno rilasciati (e se a pagamento), ma già oggi il gioco è molto divertente e ben riuscito.