Choujin X: stile graffiante, ma trama poco originale

Un tratto oscuro e grottesco, che ti attrae dalla copertina, cela una trama molto simile a Tokyo Ghoul, il primo lavoro dell’autore.

 

 

Ci sono quei lavori che ti attirano per la copertina bella ed appariscente e ci sono quei prodotti che invece lo fanno per l’esatto opposto. Adoro lo stile cupo, pieno di linee scure e dal tratto impreciso che trasuda grandi emozioni. Kazuhiro Fujita, con Ushio e Tora e Karakuri Circus, e Q Hayashida, con Dorohedoro e Dai Dark, sono due degli autori che, oltre a scrivere belle storie, mi hanno fatto innamorare di questo stile dai toni oscuri.

Choujin X è l’ultima opera di Sui Ishida, il padre di Tokyo Ghoul; anche lui, come gli autori citati prima, utilizza uno stile carico di tratti scuri che ne esaltano le figure grottesche. Ho avuto il piacere di poter vedere la trasposizione animata della sua prima opera, ma non mi ha convinto soprattutto per la storia. Mi sono informato ed ho scoperto che molto di quello che non ho gradito è stato rielaborato per dare un taglio diverso all’anime. Così ora non posso confrontare onestamente questo lavoro con Tokyo Ghoul.

Tralasciando la parte grafica, che è comunque molto interessante, affrontiamo ora quello che secondo me è il punto debole dell’opera: la storia. Tokio Kurohara, il protagonista, è un ragazzo introverso e poco incline a socializzare. Il suo amico Azuma Higashi invece è forte e ha un grande senso di giustizia. L’autore ci lascia immaginare Azuma come un coraggioso leone che interviene in difesa dei più deboli, mentre Tokio è paragonato ad un avvoltoio, sempre in attesa di potersi nutrire dei rimasugli di notorietà che l’amico concede.

 

 

I due vivono nella prefettura di Yamato. Parte del loro distretto è stato distrutto dai Choujin, umani con abilità soprannaturali. Questi esseri possono assumere forme mostruose oppure mantenere il loro aspetto umano, ma tutti manifestano poterei unici e differenti tra loro. Mentre Azuma e Tokio tornano a casa dopo una giornata di scuola, vengono attaccati da un umano che si è appena trasformato in un Choujin grazie ad un intruglio che si è iniettato. La trasformazione rende il soggetto ebro di potere tanto da abbandonare alcune siringhe per terra.

I due ragazzi sono messi alle strette e decidono di salvarsi la vita iniettandosi il liquido e trasformandosi anche loro in Choujin. Tokio muta improvvisamente; le mani diventano artigli e la faccia viene ricoperta da una maschera simile alla testa di un uccello. Con un unico colpo il nostro protagonista stende il suo avversario e soccorre l’amico che, all’apparenza, non è mutato.

La storia cambia totalmente scenario per presentare Ely Otsuta, la coprotagonista di questa storia. Lei, una giovane contadina, è in viaggio su un aereo per poter partecipare ad una gara in cui vengono premiate le migliori verdure. L’aereo è attaccato da un Choujin con il potere di innescare incendi e Ely si salva miracolosamente.

Un po’ come in Tokyo Ghoul, dove il protagonista impacciato diventa un Ghoul e si ritrova ad affrontare mostri, umani e problemi etico-morali sulla morte, anche in Choujin X abbiamo più o meno la stessa impostazione. Continuando le similitudini con la precedente opera: anche in questo progetto esistono due fazioni in lotta tra di loro che cercano di prevalere.

 

 

Sinceramente il canovaccio delle trame mi pare fin troppo semplice, e presenta qualche punto di confusione. Ci tengo a spiegare che ho proprio notato confusione e non mistero, perché l’autore non mi ha dato l’impressione di voler nascondere qualche trama particolare, ma semplicemente sembra che abbia volutamente forzato alcuni passaggi. È pur vero che Sui Ishida ha già dato ampia prova di poter cambiare in corsa lo stato dei suoi personaggi, quindi non mi stupirei molto se questa confusione dovesse essere propedeutica per spiegare qualche cambiamento improvviso anche in Choujin X.

Fino ad ora non è possibile capire come la storia possa evolvere, anche se una mezza intuizione può venir fuori pensando al primo lavoro di Sui Ishida. Il manga è uscito a dicembre 2021 quindi non è possibile esprimere un vero giudizio su quest’opera che comunque ha il merito di mettere in campo una discreta fantasia per quantità di stranezze presentate. Purtroppo la storia non mi pare particolarmente originale e latita di una vera innovazione rispetto al lavoro precedente.

Come sempre ringrazio i fan per l’incredibile lavoro, senza fini di lucro, fatto su un prodotto che ancora non è sbarcato sul mercato italiano. Grazie ragazzi siete preziosi.

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