Dillo con Parole Mie: la recensione

Una scatenata ragazzina disinibita e una trentenne complessatissima; una stravagante coppia che da’ vita ad un film frizzante e divertentissimo.

 

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Dillo con Parole Mie e’ un film atipico: potrebbe essere inquadrato come una di quelle commediacce italiane che affollanno i nostri cinema dai tempi dei vari Vacanze di Natale (e ad essere onesti, il primo faceva anche ridere); invece si tratta di un film altamente godibile, irriverente e degno di attenzione.

Ambientato in una qualsiasi delle nostre estati, conosciamo Stefania, trentenne complicatissima e pesante da morire, che per le sue pippe mentali porta alla rottura il rapporto col suo ragazzo. Allo stesso tempo arriva in citta’ la nipote, Martina, che scappa dal controllo molto lasco dei genitori, impegnati piu’ nelle loro attivita’ borghesi che nell’educazione della figlia, e che si trova da sola a girare per Roma. Insieme le due partono per un isola greca in cerca di cose diversissime: relax ed autoanalisi per Stefania e perdere la verginita’ Martina. I due caratteri ed i due scopi contrapposti generano tutta una serie di situazioni esilaranti, che ci accompagnano durante la visione dell’intero film.

 

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Nonostante la tematica si presterebbe facilmente , il film non e’ mai volgare ed anzi sfrutta situazioni potenzialmente piccanti per smontarle e mettere in ridicolo determinati comportamenti classici sia degli adolescenti che delle persone piu’ grandi. L’ambientazione, quella della classica isola greca dove i ventenni vanno per il sole e il sesso, e’ perfetta in questo senso.

La mano sapiente di Daniele Lucchetti, autore di piccoli capolavori come Il Portaborse, I Piccoli Maestri e Mio Fratello e’ Figlio Unico, fa’ anche qui un ottimo lavoro. I tempi sono perfetti, non ci sono battute a vuoto e le pause sono gestite alla perfezione. La fotografia sfrutta ed esalta i luoghi delle riprese, fornendo alla pellicola un carattere vivo, con colori molto forti e che ci immergono alla perfezione nel clima caldo e vacanziero in cui ci si trova.

 

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Molto bene il cast: Stefania Montorsi e’ incredibile nel ruolo, perfetta nelle espressioni e nel modo di fare. Molto brava anche Martina Merlino, all’esordio davanti alla macchina da presa; un paio di gradini sotto Giampaolo Morelli, che convince ma per il quale non si riesce a provare simpatia. Lo avevamo gia’ visto (e criticato) nei piu’ recenti Smetto Quando Voglio Masterclass e Ad Honorem; qui dalla sua ha che non e’ inserito a forza in una particina senza ne’ capo ne’ coda, e messo come comprimario svolge sufficientemente il suo compito.

Dillo con Parole Mie e’ un film degno di una prima serata e la piena attenzione di uno spettatore; una di quelle rare commedie che meritano davvero un plauso e che possono essere viste come pietre di paragone a cui ispirarsi.

 

Dillo con Parole Mie, 2003
Voto: 7.5
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