Spy X Family – Stagione 2: la recensione

La seconda stagione di Spy X Family, la fresca e divertente serie di spionaggio, inizia sotto tono e continua a fatica; ma c’è una spiegazione.

 

 

La prima stagione di Spy X Family ha avuto un successo decisamente superiore alle aspettative, conquistando il favore del pubblico e alimentando le aspettative per il futuro dell’opera. Il pubblico è stato conquistato dalla novità della proposta e si è innamorato della caratterizzazione dei personaggi principali, a partire proprio da quella macchietta simpaticissima che è la piccola protagonista Anya.

Twilight, una delle migliori spie al mondo, riceve un compito particolarmente difficile: dovrà contattare un esponente politico di una nazione rivale. Purtroppo le uniche occasioni per avvicinare il bersaglio si presentano durante gli eventi organizzati dal collegio del figlio; l’unico modo per accedere al collego però è quello di formare una famiglia temporanea, composta da moglie e figlia. Così Twilight adotta Anya, una bambina orfana di cui ignora le doti telepatiche, e propone a Yor, un’impiegata statale che di nascosto fa il sicario, di vivere mantenendo le apparenze di una famiglia normale.

Molti sono i personaggi di contorno che si sono aggiunti alla storia durante la prima stagione, forse troppi per poter dare il giusto risalto a tutti; tanto che addirittura Yor, una delle protagoniste, ha avuto poco spazio per farsi conoscere. La seconda stagione approfondisce meglio la conoscenza di alcuni dei personaggi più importanti, ed in particolare il nostro bel sicario ottiene tutta la parte finale della stagione per raccontare meglio il suo lato nascosto.

 

 

Bene gli approfondimenti, ma sembra davvero esserci solo questo nella seconda stagione di Spy X Family. Infatti la precedente stagione, composta di ben venticinque episodi, ha raccontato la storia con un certo ritmo e questo ha sicuramente giovato al prodotto; la seconda stagione invece, composta da soli dodici episodi, dà la netta sensazione di finire senza aver mai carburato davvero.

Perché così poche puntate? Semplicemente perché l’adattamento animato ha quasi raggiunto la storia scritta nel manga e questo ha costretto la produzione a trovare una soluzione diversa per la seconda stagione. Riempire la serie di episodi non inerenti alla storia principale, ma inventati di sana pianta e messi lì per tappare i buchi, è una strategia che funziona quando ci sono archi narrativi molto lunghi. Nel caso della seconda stagione di Spy X Family, che è piuttosto corta e dispersiva, aggiungere storie non collegate avrebbe rischiato di appesantire il racconto.

Inoltre è lo stesso manga che, in questa fase narrativa, non si presta al meglio ad aggiungere elementi estranei. Tatsuya Endo ha infatti scelto di far uscire una serie di episodi fini a se stessi per delineare meglio alcuni personaggi di contorno; cosa che su un manga non ha particolare ripercussione, mentre nel complesso di una stagione di dodici episodi causa qualche problema in più. Infatti questa seconda stagione tralascia quasi totalmente la trama principale, come se l’importantissima missione di Twilight non fosse poi così centrale e prioritaria come sbandierato.

 

 

Il finale di stagione però si riprende grazie alle trame legate a Yor. La donna infatti inizia a riflettere sul suo ruolo di madre e moglie che è entrato in forte contrasto con la sua vita da sicario. Tutto questo avviene grazie ad un sanguinoso scontro che mette a dura prova la donna; l’azione è tambureggiante, lo scambio di colpi tra i vari combattenti è forse la parte più entusiasmante della stagione e ripaga, purtroppo solo in piccola parte, la scarsa vena degli episodi precedenti.

La nuova sigla di apertura è molto ritmata e particolarmente orecchiabile; forse è la novità più interessante di questa stagione. Disegni ed animazione rimangono sempre di ottimo livello grazie ai due studi di animazione che curano il progetto.
Wit Studio (Ranking Of Kings, Vinland Saga, Bubble, Vampire In The Garden, The Ancient Magus Bride) e CloverWorks (The Promised Neverland) non rimangono con le mani in mano e si preparano a rilasciare Spy X Family CODE: White, un lungometraggio animato basato su una storia originale scritta dallo stesso Tatsuya Endo che supervisionerà il progetto in prima persona. Questo nuovo progetto permetterà allo stesso autore di proseguire con il manga e di preparare così nuovo materiale per la terza stagione, che però non vedrà sicuramente la luce nel breve periodo.

In conclusione la seconda stagione di Spy X Family non è riuscita a confermarsi ed ha ovviamente deluso le aspettative dei fan, che invece speravano di assistere al prosieguo della storia principale.

 

Spy X Family – Stagione 2, 2023
Voto: 5.5
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